Il sondaggio di Cernobbio premia Giorgia Meloni e il suo operato in campo economico. Sono stati condivisi i risultati del primo televoto della terza giornata di lavori della 51esima edizione del Forum "Lo Scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" organizzato da Teha a Villa d'Este. Degli oltre 200 fra manager e imprenditori intervistati, in una scala da uno a nove (da molto negativamente a molto positivamente), più dell'80% giudica positivamente l'operato del governo Meloni a metà mandato. Rispetto alle opposizioni, l'operato è giudicato negativo da un'ampia maggioranza, pari a oltre il 70 per cento.
"Si è sereni quando i conti e i numeri tornano e non solo i consensi della sala (la platea del Forum di Cernobbio che per oltre l'80% si è espressa in termini di consenso al governo Meloni, consensi che fanno piacere", ha commentato Marina Elvira Calderone, ministra del Lavoro ospite del Forum Teha intervenendo a un panel. "Ma i numeri positivi vanno alimentati e accompagnati", aggiunge la ministra rivendicando i risultati della azione svolta dal governo.
E la sinistra? Facile capire perché non piaccia a manager e imprenditori. Angelo Bonelli, uno dei due leader di Alleanza Verdi e Sinistra, conversando con i giornalisti ha spiegato cosa farebbero le opposizioni in caso di vittoria alle prossime elezioni politiche: "Quello che, non un pericoloso estremista che si chiama Mario Draghi ha fatto e che è stato sabotato dal governo della destra: tassare gli extra profitti per ridistribuire ricchezza, investendo nella sanità pubblica, nella crisi climatica e nel trasporto pubblico: non c'è nessun comportamento ostile sulle banche, ma devono rendersi conto che l’Italia è in profonda crisi sociale nascosta dalla propaganda della Meloni, difendere le banche nel libero mercato è una cosa, redistribuire la ricchezza che le banche hanno accumulato è assolutamente necessario, una cosa su cui nel centrosinistra siamo d'accordo perché negli ultimi tre anni hanno raccolto extraprofitti per 120 miliardi". La ricetta, insomma, è sempre quella: tasse, tasse, tasse. E anche Carlo Calenda, leader di Azione, lo stronca: "Ogni anno, la Robin Hood tax, la tassa sulle banche, quante volte se n’è parlato a Cernobbio? Queste cose non hanno mai funzionato, allora basta".
Dal canto suo, anche di fronte ai giudizi positivi dei diretti interessati, Elly Schlein impartisce la sua lezioncina alla premier: "L'unico interventismo del governo è sul risiko bancario, una partita politica con cui dà sostegno a cordate ritenute amiche". "Bisogna vedere cosa portano sul tavolo, perché ricordo che l'ultima volta che avevano parlato di tassa sugli extraprofitti bancari alla fine il governo ha sostanzialmente fatto un prestito a tempo alle banche", aggiunge la segretaria del Pd n in merito a un possibile intervento in questo senso all'interno della legge di bilancio.