Mentre Partito democratico e Movimento Cinquestelle si prendono e si lasciano, si abbracciano e si schiaffeggiano, tra sospetti e timori, di continuo impegnati in una sfiancante competizione, ai margini del campo largo, piano piano, ma senza mai fermarsi, cresce un piccolo fenomeno. È Alleanza Verdi Sinistra, un esperimento su cui, tre anni fa, nessuno avrebbe scommesso un euro. Guidata dalla strana coppia Bonelli&Fratoianni, formata da due personalità che più diverse non si può, almeno caratterialmente, Avs è una federazione, non un partito. Hanno imparato dagli errori di Ds e Margherita: no alle fusioni a freddo. Eppure, nel panorama del centrosinistra, sono il soggetto politico più in crescita. Sia per i numeri, sia per il trend. E in diverse tornate elettorali hanno già superato il M5S, compiendo il sorpasso. È accaduto in Piemonte, dove Avs ha raggiunto il 6,4%, lasciando il M5S fermo al 6% (ma non erano alleati). È accaduto in Emilia Romagna, dove Avs ha ottenuto il 5,3% contro il 3,5% del M5S. Si è ripetuto alle elezioni regionali in Liguria, con un 6,5% (Avs) contro un 4,5% del M5S. E anche in alcuni comuni il sorpasso è avvenuto.
È successo a Bologna, nel 2021, quando Avs, che faceva parte di una coalizione civica, ha raggiunto il 7,3%, doppiando il M5S, fermo al 3,3%. Si è verificato a Genova, nel 2025, dove Avs, nella coalizione che ha sostenuto Silvia Salis, ha raggiunto il 6,9%, lasciando il M5S al 5,1%. Ed era accaduto, un anno prima, a Firenze, quando Avs aveva raccolto il 5,4%, superando il M5S, fermo al 3,5% (che si era presentato, però, da solo). Altro elemento interessante, la casa costruita da Bonelli e Fratoianni è quella con il potenziale di espansione più alto. A certificarlo è un’analisi di Bidimedia del 10 settembre. Secondo questo studio il M5S è, attualmente, al 13%, mentre Avs al 6,9%. Dati sostanzialmente in linea con tutti i sondaggi più recenti. Secondo Youtrend, che l’8 settembre ha svolto una ricerca per Skytg24, Avs è al 7,5% (+0,6%), mentre il M5S al 13,5% (+0,1%), con il Pd al 21,1% (-1%), Azione al 4,8% (+0,7%), IV a 1,8% (+0,1%) e +Europa 1,5% (-0,3%). Numeri molti simili a quelli che risultano a Swg che, per La7, ha dato queste percentuali: Pd al 22,2%, M5S al 13,6%, Avs al 6,8%, Azione al 3,3%, Iv al 2,4%, +Europa al 2%. E sostanzialmente alla pari con i numeri di Tecné che, per l’agenzia Dire, ha quotato in questi giorni il Pd al 21,5%, il M5S al 12,4%, Avs al 6,5%, Azione al 3,2%, Italia Viva all’1,8% e +Europa al 1,5%.
Lo studio di Bidimedia, però, indica anche gli elettori potenziali. E qui arrivano le sorprese.
Mentre, infatti, il partito di Conte si valuta possa salire fino al 20%, guadagnando potenzialmente circa 7 punti percentuali, il soggetto guidato da Bonelli e Fratoianni, secondo Bidimedia, potrebbe crescere dall’attuale 7% al 18%: 11 punti in più. Nove da elettori del Pd e 2 dai Cinquestelle. Il che, se avvenisse, piazzerebbe Avs a ridosso del M5S. A un passo da quel sorpasso che, in alcune regioni, è già avvenuto. La cassaforte di Conte, però, resta al Sud, dove M5S riesce ancora a raggiungere percentuali molto alte, staccando Avs di parecchi punti. Ma il trend è incontrovertibile. Avs cresce. Del resto, bastava farsi un giro alla festa che si è chiusa lo scorso week-end al Monk, centro culturale che si trova nel quadrante di Roma est: era pieno di ragazzi e ragazze under 30. Un dettaglio che può sembrare minore, ma che, in realtà, è indicativo di attrattività.
Lo studio di Bidimedia lo conferma: «Nel campo largo invece», si legge nella relazione che accompagna la ricerca, «Avs è molto attrattiva». E lo è «verso l’elettorato PD». L’altro dato che emerge, infatti, è che a spostarsi verso Avs potrebbero essere ex elettori del Pd, oltre a quella galassia che, nei decenni passati, aveva trovato casa in partiti come Rifondazione comunista o gli stessi Verdi. A premiare Avs, a sentire gli analisti, sono due fattori: la nettezza delle posizioni, ma anche lo spirito unitario nei confronti del centrosinistra (elemento assente, invece, nel M5S). Sono visti, da molti, come il partito più a sinistra, ma anche il meno litigioso. Non a caso la stessa Elly Schlein, spesso, ha fatto assist con Fratoianni e Bonelli per reagire ai colpi di Conte. Avanti di questo passo, Avs potrebbe persino insidiare il M5S. Il che, per Schlein, sarebbe un’ottima notizia, perché è di sicuro meno problematico per lei dialogare con Bonelli e Fratoianni che non con Conte. Su molti temi, va detto, Avs e M5S sono sovrapponibili: politica estera, fiscale. Ma, a differenza del partito di Conte, che prova a essere più trasversale (vedi le posizioni sull’immigrazione), Avs è saldamente ancorata a un sistema di valori di sinistra. Con la novità, apprezzata dalle giovani generazioni, di unire giustizia sociale a quella ambientale. Un po’ Greta Thunberg, un po’ Ilaria Salis. Per ora funziona. E, a vedere i sondaggi, l’esperimento è destinato a crescere.