Niente da fare, Elly non delude mai. Del resto, ci sarà una ragione se gli orologi svizzeri sono per antonomasia un modello di precisione. E lo stesso vale per le segretarie di partito di passaporto (anche) svizzero: spaccano il secondo meglio di un cronografo. E infatti l’altra sera che ti combina la Schlein? Per cominciare, collochiamo bene cose e persone.
Siamo a Pesaro, in compagnia di Matteo Ricci, all’evento più importante della campagna marchigiana del centrosinistra. E che si inventa Elly? Qual è la frase chiave del suo comiziaccio? Eccola qua: «Uniti insieme andiamo a vincere nelle Marche, per portare i valori della nostra Costituzione che, come tutti noi e tutti voi, è antifascista. Andiamo a vincere nelle Marche, evviva l’Italia antifascista».
Avete letto bene: «Viva l’Italia antifascista». Scusi, onorevole Schlein, ma che c’entra? C’è forse il fascismo nelle Marche? Ci siamo distratti un attimo e il governatore Acquaroli si è forse proclamato podestà di Macerata nonché federale dei fasci di combattimento della regione? Non ci risulta. Oppure c’è il fascismo in Italia?
Elly Schlein furiosa, scattano le epurazioni: chi fa fuori dalle liste Pd
Uscita dalla porta, Elly Schlein prova a rientrare dalla finestra. Dove? Ma nel suo partito, il Pd. La strategia del &ld...Non risulta. Non risulta, in particolare, che la Berlinguer, la Gruber, Formigli, Labate, Floris siano a Ventotene, ma che siano titolari dei maggiori programmi televisivi di prima serata. Dopo di che, i suoi leggendari collaboratori Baruffi e Taruffi non ci sembrano esattamente gli eredi dei fratelli Rosselli, il suo mitico Furfaro non ci va venire in mente Gaetano Salvemini, e lei stessa - ci perdoni non pare la versione moderna di una staffetta partigiana.
Del resto, se davvero fossimo in mezzo a una Piazza Venezia 2.0, lei non avrebbe il tempo di ballare sui carri sulle note di Annalisa («Ho visto leeeeei che bacia luuuuui»), Bonelli e Fratoianni sarebbero in montagna a combattere coi rispettivi fucili, e Giuseppe Conte toglierebbe la pochette dal taschino e inizierebbe a fumare la pipa per darsi un’aria da Pertini.
Gentile Elly, non voglio contraddirla, ma solo nell’ultima settimana abbiamo assistito, in ordine sparso: a Saviano e Odifreddi impegnati a dare le pagelle ai morti; a un gruppo di squadristi pro-Pal che hanno aggredito un professore a Pisa; al rettore di quella università che si è affrettato a prendere le distanze dall’aggredito; a un docente israeliano cacciato dall’ateneo di Torino; a un ebreo assalito in tv in prima serata. Gran finale: un democraticissimo consigliere comunale genovese ha minacciato di tornare ad appendere per i piedi gli avversari.
Chiara Braga, il raptus della piddina in aula: come ha scatenato il caos
La capopopolo del giorno nell'Armata Brancaleone del centrosinistra oggi, giovedì 18 settembre, si chiama Chi...Sono cose preoccupanti? Certo che sì: direi molto preoccupanti. Ma - ecco il problema - vengono tutte dalla sua comitiva allargata, non da destra. Sono tutti amici suoi, reali o potenziali. È un po’ imbarazzante? Me ne rendo conto: ma far finta di non aver capito da che parte provengano le parole violente, e sparacchiare a vanvera contro “le destre” pare abbastanza lunare. Cordialità.
Ps O forse esiste un’altra spiegazione delle sue parole: nel caso sia quella giusta, ritiro tutto e le invio sentiti ringraziamenti. Con la sua bizzarra uscita contro il fascismo a metà settembre 2025, l’onorevole Schlein voleva fare pubblicità occulta e subliminale al mio nuovo libro, tutto centrato su questa ossessione dei nostri dem (Trumpisti o muskisti, comunque “fascisti”). Se è così, gentile Elly, è stata davvero squisita. Ma non doveva disturbarsi.