«Sono ore decisive per la mia vita e per la democrazia», dice Ilaria Salis a pochi giorni dal voto della Commissione Affari Giuridici dell’Europarlamento sulla revoca dell’immunità, richiesta dal governo ungherese ormai più di un anno fa. La decisione sarà presa martedì 23 settembre, sulla base della relazione del deputato spagnolo Adrian Lazara, del Partito Popolare, che si è espresso perché l’italiana venga mandata a processo a Budapest. L’immunità è un privilegio connaturato al mandato elettorale, non è uno strumento che sana il passato, non può estendersi ad accuse di reati precedenti l’elezione, specie se esse riguardano atti di violenza, è il ragionamento giuridico-politico di Lazara. Se non fosse così, l’elezione sarebbe la salvezza di ogni delinquente.
Difficile fare previsioni sull’esito del voto, che è segreto. La posizione di partenza è 13 a favore della revoca (i rappresentanti del Partito Popolare, dei conservatori di Ecr e dei Patrioti, la cosiddetta maggioranza Venezuela) e 12 contrari (i socialisti del Pse, l’estrema sinistra di Left e i Verdi), ma tutto può accadere. Nello stesso giorno vanno in votazione le revoche dell’immunità di due europarlamentari ungheresi, un popolare e un socialista, e c’è chi sospetta che il prezzo che la sinistra chiede ai moderati per salvare il loro rappresentante sia che questi salvino entrambi i loro.
Ilaria Salis, ecco perché deve farsi processare
Lasciamo da parte i pasdaran, i piromani, gli appassionati delle risse sui social. Non ha fatto male, ma ha fatto maliss...In ogni caso, qualora la Commissione si esprima per mandare a processo Salis, non è vero quanto l’onorevole di Avs va dicendo, ovverosia che potrebbe essere arrestata a Bruxelles e portata a Budapest per subire il processo.
La revoca infatti dovrebbe poi essere ratificata dall’Europarlamento in seduta plenaria, il prossimo 7 ottobre. Sarebbe una votazione per alzata di mano, con le lucine che si accendono sotto ogni seggio, pubblica, con scambi di favori o dispetti interni agli schieramenti immediatamente riscontrabili. Inoltre, Salis è cittadina italiana e per essere tradotta nelle carceri ungheresi serve il sì all’estradizione da parte della nostra magistratura, che non sembra un’ipotesi probabile. Peraltro, l’attivista di estrema sinistra era rientrata in Italia, dove era agli arresti domiciliari, prima di essere eletta, quindi esiste già un accordo tra Roma e Budapest perché la signora non ritorni nelle carceri ungheresi prima di un’eventuale condanna definitiva.
Ilaria Salis, il padre evoca piazzale Loreto: sfida totale all'Ungheria
Mancano solo tre giorni al voto sull’immunità di Ilaria Salis e uno dei suoi peggiori alleati rischia di es...«Difendere Salis significa difendere il Parlamento e il diritto europeo contro la deriva autoritaria di chi vuole violare i diritti civili e politici, Ilaria non è una terrorista», dice Sandro Ruotolo, europarlamentare dem e portavoce di Elly Schlein. Il punto non è però accertare se Ilaria sia o no una terrorista, benché il governo ungherese e il Parlamento olandese abbiano chiesto all’Unione Europea di inserire i movimenti “antifa” nell’elenco dei gruppi da considerare terroristi. Peraltro, nella lettera che ha spedito alla commissaria Kaia Kallas, il ministro degli Esteri magiaro ha fatto espresso riferimento al caso Salis. Il punto è se la sinistra italiana considera che accertare con un processo se una persona ha preso a martellate sulla testa un’altra vìoli i valori comunitari e democratici. Secondo la sinistra, che non vuole revocare l’immunità alla propria esponente, la risposta è sì.
«Il processo è una farsa e la sentenza è già scritta, rischio 24 anni di carcere, una pena spropositata» protesta l’europarlamentare di Avs. È il momento degli appelli. La signora chiede ai partiti moderati, che ha combattuto tutta la vita e che ha continuato a trattare con disprezzo anche a Bruxelles (e beninteso, per Ilaria sono moderati anche quelli del Pd, molti dei quali infatti non tollerano i suoi modi e per salvarla devono votare turandosi il naso) di essere salvata. Cosa che è lecito dubitare lei farebbe a parti invertite.
Ilaria Salis, il padre evoca piazzale Loreto: sfida totale all'Ungheria
Mancano solo tre giorni al voto sull’immunità di Ilaria Salis e uno dei suoi peggiori alleati rischia di es...Per chi non ricordasse, Salis nel febbraio di due anni fa aveva preso le ferie per essere a Budapest in occasione del Giorno dell’Onore, una ricorrenza celebrata dall’estrema destra. La giustizia ungherese l’accusa di aver aggredito a martellate un giovane, con il rischio di causarne la morte, nonché di far parte di un’organizzazione estremista con tendenze criminali e di essere stata trovata in possesso di un manganello, che perla difesa sarebbe un’arma di difesa; della quale non si vedrebbe la necessità, nelle mani di una pacifista. La richiesta dell’accusa è undici annidi carcere.