Difesa a spada tratta della Flotilla, accuse a Israele e "melina" in Parlamento sul piano-Gaza proposto da Donald Trump. In altre parole, Elly Schlein e il Pd non si smentiscono mai. "Quello che sta facendo Israele in acque internazionali è del tutto illegale, i governi europei non dovrebbero tollerarlo e devono fare tutto quel che possono per tutelare l'incolumità degli attivisti a bordo, lo chiedo in particolare al governo italiano. E devono insistere per aprire un corridoio umanitario permanente", sono le parole della segretaria dem mercoledì sera.
"L'abbordaggio da parte dell'esercito israeliano è iniziato", ricorda Schlein. "Abbiamo perso contatto da dalle 19.30 con i nostri deputati a bordo, ma continuiamo a seguire con attenzione attraverso i nostri canali. Saranno ore lunghe e difficili. Ricordiamo che la Flotilla è una missione umanitaria, pacifica, disarmata e non violenta".
Nel suo intervento introduttivo all'assemblea dei gruppi Pd, che si è tenuta questa sera alla Camera, la Schlein ha ricordato che i contatti col governo sono stati costanti, ma ha criticato l'atteggiamento della premier Giorgia Meloni: in questa situazione delicata - è stato il ragionamento - usa parole forti sulla Flotilla, riservando toni più duri per chi cerca di rompere il blocco che per i crimini di Netanyahu.
Al termine della riunione dei gruppi Pd di Camera e Senato in vista delle comunicazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani, i dem hanno deciso di votare a favore della risoluzione unitaria con M5s e Avs. Se verrà confermata l'intenzione della maggioranza di presentare due mozioni, il Pd voterà contro quella che contiene il riconoscimento 'condizionato' dello stato di Palestina e quindi le parti più 'politiche' sulla Flotilla mentre si va verso l'astensione su quella 'secca' di sostegno al piano Trump. Astensione che compatta le varie anime dem. Un punto di caduta accettabile, ha lasciato intendere nel suo intervento Lorenzo Guerini. Un pezzo dell'area riformista avrebbe infatti preferito un voto a favore e nella riunione lo hanno ricordato Graziano Delrio e Marianna Madia, tra gli altri, ma convenendo comunque sulla linea dell'astensione. Bloccare tutto sì, spaccare il partito no.