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Silvio Berlusconi, la Cassazione smonta le bufale sui rapporti tra Cav e mafia

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mercoledì 22 ottobre 2025
Silvio Berlusconi, la Cassazione smonta le bufale sui rapporti tra Cav e mafia

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La Corte di Cassazione ha definitivamente escluso ogni legame tra Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri e Cosa nostra. I giudici hanno respinto il ricorso della procura generale di Palermo contro la decisione della Corte d’appello che aveva rigettato la richiesta di sorveglianza speciale e confisca dei beni nei confronti dell’ex senatore di Forza Italia e dei suoi familiari. La Suprema Corte ha definito come «illogica e indimostrata» l’ipotesi secondo cui Berlusconi avrebbe versato denaro a Dell’Utri per ottenere il suo silenzio su presunti accordi con la mafia. Del resto, come emerso anche dal testamento dell’ex presidente, i riconoscimenti economici a Dell’Utri erano frutto della loro salda amicizia. Non solo: non è mai stata provata alcuna attività di riciclaggi all’interno delle imprese del Cavaliere.

«La Corte di Cassazione ha definitivamente chiarito ciò che era ovvio per noi e per tutti gli italiani in buona fede: non è mai esistito alcun legame tra Berlusconi, Dell’Utri e Cosa nostra. Per anni abbiamo assistito a un accanimento giudiziario nei confronti del presidente Berlusconi, strumentalizzato cinicamente da molti avversari politici per sconfiggere attraverso la magistratura il leader scelto da milioni di italiani. Oggi si cancellano annidi menzogne e calunnie, mettiamo la parola fine a una storia vergognosa e rendiamo giustizia alla memoria di un grande italiano», esulta il vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani. «La sentenza della Corte di Cassazione spazza via, una volta per tutte, il fango e le ombre infamanti che per anni sono stati gettati sulla figura di un grande leader, Silvio Berlusconi, per essere utilizzati come una clava dagli avversari politici», afferma Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia. «Rimane l’amarezza per una verità che arriva tardivamente, ma che comunque emerge oggi in tutta la sua chiarezza. Per quanto ci riguarda, per noi è sempre stata tale», conclude. «Si tratta di una pronuncia netta, che conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto e ribadito da anni. La decisione della Suprema Corte smentisce ricostruzioni fantasiose e strumentali che per troppo tempo hanno alimentato una narrazione faziosa, costruita ad arte per gettare discredito su Forza Italia e sul suo fondatore.

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