Dopo la “palestinese napoletana”, ecco il palestinese barese. È Bassem Jarban, “detto Bassem”, come scrive nel manifesto elettorale. Anche lui con kefiah al collo. Candidato alle regionali pugliesi nella lista Movimento 5 Stelle. Ma possibile che tutti i problemi che ha la Puglia dopo 10 anni di disastro Emiliano, possa risolverli un palestinese con la kefiah al collo? O si candida in Puglia con Decaro perla Palestina libera? Del resto l’ex sindaco è stato in prima fila a cantare e applaudire al coro “Palestina libera dal fiume fino al mare”. Ormai inserire in lista un candidato palestinese è diventato un must della sinistra, come prima inserivano l’operaio per far credere di essere dentro le fabbriche. Oltre a continuare a cavalcare la causa palestinese per inseguire la moda del momento alla ricerca di voti facili, a prescindere dal collegio elettorale.
Bassem non è nuovo alla politica, si era già candidato al Comune di Bari senza successo prendendo 153 voti. E alla Camera dei Deputati con Potere al Popolo. Da sempre in Rifondazione Comunista. In prima fila anche per la consegna delle chiavi della città a Francesca Albanese. A differenza della palestinese napoletana candidata con Fico in Campania, non cita Hitler, ma Alexander Dugin, il Rasputin del Cremlino ideologo di Putin: “svegliatevi arabi”. E in una foto col suo cagnolino dice che è meglio di tutti i governi arabi. Bassem è stato per molti anni presidente della Comunità palestinese di Puglia e Basilicata.