Clemente Mastella lancia un chiaro avvertimento a Roberto Fico. Fiutato il rischio di rimanere fuori dalla Giunta, il sindaco di Benevento si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "Immaginare che chi si è gettato nella mischia di una massacrante campagna elettorale, mettendoci la faccia e raccogliendo i consensi, sia a prescindere fuori dalla Giunta a favore di chi era comodamente in poltrona, è un'ingiustizia politica. La mia lealtà politica verso il presidente Fico resta intatta per ora e per dopo, ma lo stop per la Giunta a consiglieri e candidati mi vede in profondo e radicale disaccordo". Uno sfogo arrivato attraverso una nota firmata dal leader di Noi di Centro all'indomani di una "franca conversazione" avuta con il neo presidente eletto della Regione.
"Così - rincara la dose - non va e il primo passo in Campania del campo largo è un passo falso. Pensavamo fosse archiviata definitivamente la logica bonapartista e tolemaica per cui si decide, sulla testa di tutti, con la propria testa. La linea dello stop ai consiglieri viola il principio della rappresentanza, offende gli elettori e nega principi democratici universali: in Francia, culla della divisione dei poteri, deputato e Ministro non possono coincidere, ma l'eletto all'Assemblea può andare al Governo ed è sostituito con la supplenza, per un principio di tutela della sovranità popolare".
In Puglia addirittura "lo Statuto regionale impone addirittura che 8 dei 10 assessori siano scelti tra i consiglieri eletti. Gli stessi Governi di Giuseppe Conte erano infarciti di parlamentari che svolsero tranquillamente funzioni ministeriali. La formula che ha in mente Fico è una bizzaria istituzionale, peraltro escogitata ex post: le regole vanno stabilite prima del fischio d'inizio della partita, non dopo. E comunque se le porte in Giunta sono aperte, come sembra, ai segretari nazionali e agli ex ministri, il capo di Noi di Centro sono io, dunque metto sul tavolo anche il mio nome e la mia storia".
Da qui la personale testimonianza: "Del resto abbiamo provato sulla nostra pelle che gli esterni in Giunta regionale non funzionano, poiché si svincolano dai partiti e diventano 'prigionieri politici' del presidente. Dico al presidente Fico di rispettare il ruolo dei partiti e delle formazioni che hanno contribuito in maniera decisiva a eleggerlo e usare un metodo semplice che è sempre il più efficace e collegiale: rispettare le indicazioni di chi ha composto la squadra vincente", conclude minaccioso Mastella.