Cerca
Logo
Cerca
+

Libia, Napolitano: "L'Italia ha posizione umanitaria"

Il Capo dello Stato: "Spero in coincidenza di vedute con Ue. Allarme per dati disoccupazione". Su caso Ruby: "C'è libertà di informazione"

domenico d'alessandro
  • a
  • a
  • a

Mattinata piena di impegni per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato si è prima recato nell'ospedale 'Forlanini' di Roma dove ha inaugurato, insieme al ministro della Salute Ferruccio Fazio e al presidente della Regione Lazio Renata Polverini (nella foto), un nuovo centro per malati terminali. Poi è tornato al Quirinale per un incontro con il suo omologo cileno Sebastian Pinera. Al 'Forlanini', dopo essere stato acclamato dai pazienti e dai familiari, Napolitano ha parlato di biotestamento e ha escluso ogni suo possibile intervento in materia, dicendo che "se ne occuperà la Camera". Salito al Colle, al termine dell'incontro con Pinera, ha parlato di Libia definendo "umanitaria e non difensiva" la posizione italiana. Per quanto riguarda quella dell'Ue, invece, "siamo sicuri di trovare una coincidenza di vedute nelle prossime riunioni in sede europea", perché l'Unione "deve accelerare la politica comune di asilo e una comune politica di rilancio e sviluppo di questi Paesi". CONTI PUBBLICI E DISOCCUPAZIONE - Il Capo dello Stato, poi, ha parlato anche di conti pubblici in questo periodo di crisi: "C'è stata una prova di serietà evitando l'esplosione del debito pubblico", ha affermato. Quindi ha lanciato un allarme dopo i dati sulla disoccupazione arrivati martedì dagli istituti di statistica italiano ed europeo: "E' molto preoccupante - commenta Napolitano - la carenza di prospettiva per i giovani. Bisogna quindi trarne le conseguenze e adottare un'azione efficace attraverso politiche specifiche e appropriate, di cui il governo si sta occupando, e politiche di carattere generale, con l'intensificazione di una politica di crescita che ormai da anni procede ad un ritmo insoddisfacente". CASO RUBY - Infine, rispondendo a una domanda di un giornalista cileno se non sia infastidito dai titoli quotidiani dei giornali sul caso Ruby contro il premier Berlusconi, Napolitano ha detto: "Ognuno si regola come crede. Io credo che si dovrebbe dire come il nostro Paese si comporta nelle prove che quotidianamente supera. Non posso certo dire a nessun giornale del mondo quali notizie dovrebbe dare sull'Italia. C'è libertà di informazione".

Dai blog