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La Camusso ringrazia Elsa, Marcegaglia la maledice

Cgil ottimista sull'accordo sulla riforma: "Maturano cose positive". Confindustria contro Fornero: "Su imprese paccata doppia"

Lucia Esposito
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E' arrivata "una paccata di soldi per la riforma del mercato del lavoro? Non mi pare da quello che ho visto. Ci danno una paccata e basta". Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia commenta così le parole del ministro del lavoro Elsa Fornero. Una reazione forte dopo l'incontro di ieri con i sindacati. A Confindustria non piace l'intenzione annunciata dal governo di anticipare al 2015 i nuovi ammortizzatori sociali. "Dovremo gestire delle ristrutturazioni complesse - ha detto la presidente Emma Marcegaglia alla fine dell'incontro con il Governo -. Abbiamo invitato il ministro a rivedere la sua posizione perché abbiamo bisogno di un tempo più lungo. Sul capitolo degli ammortizzatori sociali, ha comunque affermato Marcegaglia, Confindustria "condivide il disegno finale complessivo". "Quello propostoci è più breve dei 5 anni previsti lo scorso incontro. Questo è un problema. Il governo riveda la sua posizione". Ottimismo Camusso - Se Emma maledice la Fornero, Susanna Camusso sorprendentemente ringrazia il ministro. "Mi pare stiano maturando cose positive. Oggi è ricominciato il confronto utile e costruttivo e mi pare che ci sia l'impegno per costruire tutele universali", ha commentato il segretario della Cgil. "Se ci fossero soldi, e noi continuiamo a chiederli - ha detto in un'intervista a La Storia siamo noi - servirebbero a darci prospettive". Insomma, nel sindacato rosso si respira ottimismo e Fornero non smentisce, anzi. "Nel definire la riforma abbiamo in mente una forma contrattuale dominante, e questa è il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, che preveda l'ingresso nel mercato del lavoro possibilmente in giovane età attraverso un vero apprendistato: su questo terreno non partiamo da zero e devo riconoscere il lavoro fatto in questo senso dal precedente governo". Ecco perché, continua il ministro del Welfare, "un accordo mi sembra realizzabile. Lavoriamo per questo, e credo che potremmo farlo la prossima settima. Conto che quello che si fa per il Paese non possa essere rifiutato".  

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