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PiazzaPulita, Corrado Formigli scivola sulle date. Luca Morisi: "Nella furia di torchiare Salvini..."

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Ha alzato il dito, ha accusato, ha cercato di attribuire a Matteo Salvini catastrofiche responsabilità per quanto detto nei primi giorni dell'emergenza coronavirus (scordando però di rimarcare come in molti, in quei giorni, sbagliarono. A partire da Giuseppe Conte). Si parla di Corrado Formigli, dell'intervista-duello al leghista andata in onda su La7 giovedì 26 marzo. Peccato però che il "prof" Formigli sia incappato in uno scivolone piuttosto clamoroso, fatto notare da Luca Morisi sui social. Lo stratega-web della Lega, infatti, twitta: "Amici di PiazzaPulita, bella l'intervista al Capitano, ma Formigli ha fatto confusione sulle date nella foga di torchiare Salvini. Il 25 febbraio, Conte non aveva ancora chiuso la Lombardia, il provvedimento venne preso ben dopo, ossia la sera del 7 marzo". Il riferimento è al fatto che Formigli imputasse a Salvini di aver sostenuto che Italia e Lombardia fossero sicure in un video di quei giorni, in cui il leghista chiedeva di giocare le partite di calcio a porte aperte. Errore grossolano di Formigli, dunque. Il quale però non ci sta e replica, sempre su Twitter: "Il 25 febbraio per decreto il governo vieta gite visite guidate e manifestazioni sportive in Lombardia Veneto Emilia Liguria Friuli. La tendenza era progressivamente e chiaramente di ridurre i movimenti di popolazione per Covid 19. Era il caso di chiedere riapertura degli stadi?". Insomma, Formigli replica ma conferma di aver clamorosamente toppato.

 

 

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