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Otto e mezzo, Alessandro Sallusti gela Massimo Galli: "Professore, si è sbagliato. Parlava di Draghi?"

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"Ci faceva un certo effetto vedere uno scienziato che non credeva nella scienza e nell'efficacia dei vaccini". Alessandro Sallusti, ospite di Lilli Gruber in collegamento con Otto e mezzo su La7, colpisce duro Massimo Galli, virologo dell'ospedale Sacco di Milano che sulle riaperture non ha fortunatamente azzeccato le sue infauste previsioni. "Non vedeva che dove i vaccini erano arrivati prima, all'estero, i risultati erano stati velocissimi", lo incalza il direttore di Libero, dopo che la Gruber non gli aveva chiesto se non fosse il caso di fare mea culpa. E Galli replica visibilmente stizzito.

 

 

 

 

 

"Ho facoltà di rispondere? Scienza era considerare che in quel momento avevamo 30 milioni di dosi in meno rispetto alla Gran Bretagna, scienza era considerare che i tempi di risposta in Gran Bretagna erano stati diversi, scienza era considerare che avevamo tra i piedi una variante inglese diventata dominante, con il rischio di vedersi aumentare molto il ruolo di altre varianti potenzialmente ancora più pericolose. Scienza era il fatto che ci mancava una quantità veramente importante di anziani e fragili da vaccinare, scienza era non avere ancora i 500mila vaccinati al giorno".

 

 

 

 

"Professore, tutto vero ma lei si è sbagliato", taglia corto Sallusti. E qui Galli perde per un attimo il controllo: "Se volete mettere la mostrina dicendo che le previsioni che avevamo in mano, non solo io, erano diverse da quello che poi è accaduto, perdonatemi ma non cercate di fare in modo di far pensare che io sia rammaricato. Io sono felice che le cose siano andate bene. Ma l'atteggiamento di una parte importante di coloro che dovrebbero tutelare il Paese è facilone". "Ma si riferisce al premier Draghi? L'ha presa lui la decisione", gli ricorda ancora il direttore di Libero. "Non mi riferisco affatto al premier Draghi, la decisione l'ha presa lui, ha avuto anche molta fortuna e sono molto felice di questo". Qualcuno farà fatica a credergli.

 

 

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