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Green Pass, Vittorio Sgarbi durissimo contro Mario Draghi: "Un italiano provinciale contrario alla democrazia"

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Vittorio Sgarbi sbotta in aula contro il premier Mario Draghi: "Nessuno di noi è no vax, io ho avuto il Covid, il cancro e sono vaccinato, ma sono contrario al Green pass", tuona il critico d'arte sottolineando, in dichiarazione di voto alla Camera sul dl Green pass, che "c'è la totale deroga dello Stato italiano alle regole dell'Unione europea che chiede di evitare la discriminazione delle persone non vaccinate, è una discriminazione reale e antidemocratica".

 

 

Sgarbi ha rimarcato "l'inarrestabile marcia verso la compressione delle libertà personali". Quindi l'attacco diretto al presidente del Consiglio: "Caro Draghi, che non sei presente, considero la tua intelligenza di europeo ma in questo caso sei un provinciale italiano, contrario alla democrazia". E ancora: "Draghi decida di rendere obbligatoria la vaccinazione con conseguenti responsabilità invece di introdurre il Green pass. Nessuno caro Draghi può essere sottoposto a una pressione psicologica se non si vuole vaccinare. Qui stiamo votando contro l'Europa". 

 


 

Alla fine in aula (295 presenti, 293 votanti) il dl Green pass è passato con 259 favorevoli, 34 contrari e due astensioni. Tutti i gruppi, chi più chi meno, erano largamente sotto-rappresentati. La Lega aveva in aula 45 deputati su 132, con uno striminzito 34 per cento di presenza. Poco sopra, al 35 per cento, è il dato di Forza Italia con 27 presenti su 76. Il Pd è al 52,6 per cento con 49 votanti su 93 (20 in missione); Fdi al 54 per cento con 20 presenti su 37 (4 assenti giustificati) e il M5s al 64,7 per cento con 103 votanti su 159 e 30 in missione. Da registrare infine i voti in dissenso dal gruppo di Veronica Giannone (Fi) e di Guido De Martini (Lega). I due astenuti sono Vittorio Sgarbi e Rosa Menga, ex 5Stelle ora al gruppo Misto.

 

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