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Dritto e rovescio, "Putin come il Papa". Dugin fuori controllo, Del Debbio lo asfalta in diretta

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"Una guerra spirituale contro i gay". Aleksandr Dugin, politologo molto vicino a Vladimir Putin e "ideologo" della grande rinascita di Mosca, la pensa come il patriarca Cirilllo. "In Ucraina - spiega Dugin in collegamento con Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio su Rete4 - si combatte la guerra dei valori russi contro i valori occidentali moderni e post-moderni". 

 

 

 

 

"Guardi che è pieno di gay anche in Russia eh", lo incalza dallo studio Andrea Ruggieri di Forza Italia. Interviene Del Debbio: "Putin è d'accordo con lei? Ce l'ha con le comunità gay?". "La comunità gay può esistere - spiega Dugin -, ma è il problema è il peccato, la norma, la norma della perversione, questo è un attacco ai nostri valori". "Ah ho capito - commenta sarcastico Del Debbio -. Ma lei dicendo così attribuisce a Putin una teocrazia. Non una democrazia o una monarchia, Putin è addirittura investito dal Divino nel suo compito di governare, è infallibile come il Papa insomma".

 

 

 

 

"Assolutamente no, ma lui oggi difende l'identità russa, la cultura russa e la civiltà russa". Gli occhi sbarrati di Del Debbio e il silenzio dei suoi ospiti, con Giuseppe Cruciani addirittura spiazzato quando Dugin definisce il presidente Volodymyr Zelensky (di origini ebraiche) "nazista" esprimono al meglio la sensazione che si sta vivendo oggi in Europa: quello di avere a che fare non con un dittatore, o nemmeno con un uomo alterato da una presunta malattia segreta. Ma con un fanatico, che ha alle sue spalle ancora una buona fetta di Paese.

 

 

 

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