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L'aria che tira, Cabras: "Fonti ucraine dicono che...". E Roncone perde il controllo

Claudio Brigliadori
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«Cioè, noi alle 11 e tre quarti siamo qua in un talk a ragionare e rispondere sul fatto che la Polonia possa invadere l'Ucraina. Abbia pazienza, è surreale». Forse ha ragione Fabrizio Roncone: l'unica cosa da fare, di fronte alle sparate complottiste di Pino Cabras e compagnia, è derubricare il tutto a boutade, più o meno piacevole perdita di tempo. Ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, il deputato di Alternativa, eletto nel 2018 con il Movimento 5 Stelle e poi espulso, regala una perla sulla guerra che sembra provenire direttamente dalla sacra fonte del compianto Giulietto Chiesa, il filo-sovietico re di tutti i dietrologi italiani. «Lo dicono le classi dirigenti ucraine - assicura Cabras -, stanno stipulando con la Polonia. Hanno ceduto tutte le loro informazioni fiscali alla Polonia. Che cosa presagisce questa cosa qui? Noi dobbiamo chiedercelo». 

Roncone contro Cabras, guarda il video di L'aria che tira

 

Il tono è grave, il momento cruciale. Ad Antonio Caprarica il compito di rispondere alla domanda retorica dell'onorevole, ovviamente con tono irridente: "L'annessione". Le parole di Cabras hanno turbato tutti i presenti, a tal punto che la stessa padrona di casa Merlino si chiede: «Ma come mai ci sono i carri armati russi in Ucraina e noi parliamo della Polonia?


Questa cosa mi sfugge». Già, come mai? «Sono gli argomenti della propaganda di Mosca, questa è l'abilità del Cremlino - riprende il discorso Caprarica, picchiando duro su Cabras -. Mitterand nel 1983 diceva a Berlino: i pacifisti stanno a Ovest, i missili stanno a Est». «I pacifisti avevano ragione a voler evitare una guerra mondiale, come hanno ragione ancora oggi», replica il deputato. «Avevano così torto che l'Unione sovietica è crollata perché abbiamo installato i missili in Europa». «La sua è una lettura molto rozza, i motivi erano molto più complessi e questa è la propaganda dei falchi di Washington», ribalta il quadro il suo interlocutore. Un gioco di specchi addirittura affascinante, se non stessimo assistendo alla scena con un piede nel precipizio. 

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