MakIng, avanguardie e innovazioni dell'ingegneria al servizio dell'Italia
Roma, 29 apr. (Labitalia) - “Molto spesso noi ingegneri ci sentiamo sottovalutati rispetto alle responsabilità che comporta la nostra attività. Per questo abbiamo concepito MakIng. Non tanto un modo per autocelebrarci. Sappiamo già di essere bravi. Ce lo dicono tutti. Il nostro problema è far sì che la nostra eccellenza non rimanga fine a se stessa ma sia davvero messa a disposizione del Paese. Purtroppo, nonostante la nostra disponibilità, spesso da parte della politica e delle istituzioni avvertiamo una scarsa attenzione nei confronti nostri e delle nostre proposte. In questo senso, in questo sforzo comune di far diventare l'ingegneria una delle più importanti risorse del Paese, MakIng non rappresenta un punto d'arrivo ma è solo l'inizio di un percorso”. Con queste parole Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, ha chiuso i lavori della manifestazione dedicata all'eccellenza dell'ingegneria italiana. Il pomeriggio di oggi ha visto lo svolgimento della terza e ultima tavola rotonda. Gli interventi, coordinati dal giornalista Rai Franco Di Mare, hanno avuto inizio con le riflessioni di Stefano Baietti, del Link Campus University, che, partendo dai dati economici, ha proposto la sua ricetta per passare, come spesso si dice, dall'economia della carta all'economia reale. La soluzione “non sta, ad esempio, nel raddoppio della produzione industriale che, alla lunga, è senza sbocchi: quanto piuttosto nello sviluppo delle infrastrutture che possono raddoppiare, triplicare o addirittura quintuplicare, senza causare squilibri al sistema economico”. A seguire Di Mare ha dato il via al dibattito vero e proprio che ha visto la partecipazione di Luciano Vasques, di Eni Tecnomare, Sergio Greco, di Thales Alenia Space, e di Marcella Verzilli, di Fca Centro Ricerche Fiat. Come sempre, la formula di MakIng ha affidato la chiusura al racconto delle storie di successo degli ingegneri italiani che, nell'occasione, sono stati preceduti dalla racconto aneddotico e umoristico della propria esperienza professionale proposto dall'ingegnere e scrittore Massimo De Pascale. Il primo caso di successo è stato quello di Amalia Ercoli Finzi, del Politecnico di Milano, che ha descritto alcuni passaggi della sua vita professionale, interamente dedicata alle grandi strutture spaziali e alle tecnologie legate ai viaggi nello spazio. Norberto Salza, di Ali scarl, ha illustrato l'attività di ingegneria aerospaziale della propria azienda. Giampietro Marchiori, di Eie Group, si è soffermato sull'esperienza nella realizzazione di telescopi di grandi dimensioni. Luciano Belviso, di Blackshape, ha descritto l'attività di produzione di aerei superleggeri realizzati in fibra di carbonio. Eugenio Guglielmelli, dell'Università Campus Bio-Medico, ha parlato di robotica e ingegneria biomedica. Infine, Maurizio Mencarini, di Expert System ,è tornato ad affrontare il tema del cyber security che aveva già trovato spazio nella giornata di ieri.