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Alfonso Signorini rivela: "Cosa facevo quando sentivo i passi di mio padre e mia madre"

Francesco Fredella
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Adesso parla Alfonso Signorini. E lo fa a cuore aperto in un bellissimo editoriale su "Chi". Il direttore e conduttore del Gf vip parla del suo passato, della sua vita e del coming out. Lo fa anche in occasione del matrimonio di Alberto Matano, che ha sposato Riccarso Mannino: Chi è l'unico settimanale presente all'evento.

Il conduttore del Gf vip racconta di aver accettato di essere gay a 28 anni. “Prima non volevo accettarlo”, dice. “Un bambino in prigione. Guardavo le bambole di mia sorella, le pettinavo di nascosto, ma l’orecchio era sempre vigile: appena sentivo i passi della mamma e del papà avvicinarsi alla mia cameretta, ritornavo a giocare con le macchinine o il Fort Alamo pieno di cowboy e indiani Apaches”.

Quella di Signorini è, senza dubbio, una narrazione che fa venire la pelle d'oca. Perché Signorini svela anche altri particolari della sua infanzia. “Avrò visto, non esagero, migliaia di volte la scena in cui la Fata Smemorina agghinda Cenerentola per il ballo al castello del suo Principe azzurro (film Disney, ndr). A Carnevale io scelsi proprio quel costume, da principe azzurro, mentre tutti i miei compagni erano vestiti da Zorro o da cowboy”, spiega in questo lungo editoriale.

Il direttore di Chi, ha vissuto sicuramente in un'altra epoca, racconta che quella società lo fece sentire ‘sbagliato’: per questo motivo si chiuse in se stesso senza riuscire a sopportare il peso del giudizio. Grande valvola di sfogo fu la mitologia greca, che frequentemente cita al GF Vip.  “Perché i ragazzi del suo quartiere facevano così, ho portato le ragazze in camporella e me ne sono pure vantato”, dice Signorini nel suo editoriale. “Non voglio parlarvi delle sofferenze che ho patito, me le tengo per me: mi hanno aiutato a essere quello che sono e, alla fine, le ringrazio pure”. E poi s'aggancia al matrimonio di Matano. “Il matrimonio di Alberto e Riccardo è davvero una conquista. Una conquista che ci fa andare a testa alta. E che ci insegna, se mai ce ne fosse bisogno, che l’Amore, quello vero, è uno solo. Ed è quello che rende questa vita unica e straordinaria”, sottolinea nel suo racconto.

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