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Parmalat: Sassoli (Valsoia), no interesse in cordata

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Finanza

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Milano, 21 apr. - (Adnkronos) - "Nessun interesse" da parte di Valsoia a un eventuale ingresso nella cordata italiana che si sta costituendo per difendere l'italianita' di Parmalat a fronte dell'avanzata dei francesi di Lactalis. Lo assicura all'ADNKRONOS Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell'azienda bolognese, che spiega: "Valsoia resta nella sua specificita'. Non cerchiamo operazioni finanziarie di nessun tipo". Cio' che manca nel nostro Paese, spiega, e' "una politica economica complessiva. Le aziende vanno aiutate non con azioni sporadiche di natura protezionistica". Va anche bene, dunque, la creazione di un fondo sovrano, purche' "ci sia una politica complessiva". Quello che rileva di negativo il patron di Valsoia nell'affaire Parmalat e' il metodo: "e' sbagliato. In Italia si fanno acquisizioni utilizzando la leva. Parmalat ha 1 mld di liquidita'. Chi vuole acquisirla utilizza la leva. E' il metodo che e' sbagliato. Le cordate sono operazioni finanziarie di difesa". Parmalat, aggiunge, "avrebbe tutte le caratteristiche per essere una public company. Ci siamo chiesti perche' in Italia non esistono? Questo e' un tema importante". In generale il patron di Valsoia osserva come "il tema di fondo e' relativo al fatto che in un mercato globale ogni Paese e' concentrato sul posizionamento competitivo del Paese stesso a partire dai propri punti di forza, dalla specificita'. La Germania ha, ad esempio, l'automobile, la logistica; la Francia la moda e l'alimentare. I paesi piu' avanzati hanno scelto dove devono essere. Questa scelta in Italia e' mancata; non c'e' stata una scelta a priori. Per l'Italia dovrebbero essere moda e alimentare". (segue)

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