Pasqua: fede e folklore per raccontare la Passione in Sicilia (3)
Cronaca
(Adnkronos) - Al furore che anima i figuranti di Prizzi si contrappone l'assoluto silenzio e la grande compostezza della processione del Venerdi' Santo di Enna, momento clou di un'intera settimana di manifestazioni religiose, inserite tra quelle a richiamo turistico internazionale e tra le eredita' immateriali della Regione siciliana. Il suono dei passi felpati e cadenzati delle centinaia di figuranti accompagna la fiaccolata durante la quale sfilano circa 2.500 confrati incappucciati, che portano i fercoli di Cristo morto e della Madonna Addolorata. Alla luce delle torce e con il ritmo scandito da diverse marce funebri i credenti sfilano in preghiera, preceduti da quindici confraternite nei loro tradizionali costumi. Il rito, risalente al periodo della dominazione spagnola tra il XV-XVII secolo, ancora oggi si caratterizza per la partecipazione quasi totale dei cittadini. Gia' dal primo pomeriggio il traffico si ferma e verso le 17 le diverse Confraternite, partite in processione dalle proprie chiese, giungono al Duomo, da cui si dipana il lungo e mesto corteo funebre, che dopo diverse ore arriva al cimitero, dove viene impartita ai fedeli la benedizione. Poi a tarda sera la processione torna indietro, illuminata dalla fioca luce delle fiaccole portate a mano dai confrati e disposte lungo il percorso. La processione finisce a notte inoltrata quando l'Addolorata dopo aver accompagnato la Vara del Cristo morto presso la chiesa del SS. Salvatore ritorna nella propria passando tra i confrati inginocchiati. Una spiccata teatralita' caratterizza, invece, i riti della settimana santa a San Fratello, piccolo paesino dei Nebrodi messinesi, in cui e' piu' evidente la particolare commistione tra sacro e profano. Qui contadini e pastori si travestono da 'giudei', indossando particolari costumi con giubbe rosse e gialle impreziosite con motivi floreali e ricami e da un cappuccio rosso che copre la testa. I costumi, custoditi gelosamente e tramandati di padre in figlio, ricordano in parte quelli dei soldati romani che flagellarono Gesu'. Accompagnati dal suono di trombe e campanacci i 'giudei' percorrono le vie cittadine, 'disturbando' anche il corteo che segue il Crocifisso. (segue)