Islam: musulmani pregano a Roma, vogliamo poter aprire moschee
Cronaca
Roma, 22 apr. - (Adnkronos/Aki) - "Abbiamo deciso di riunirci oggi in Piazza Venezia a Roma e di pregare all'aperto per protestare contro le autorita' italiane e chiedere i nostri diritti, in particolare quello di aprire liberamente delle moschee". E' con queste parole che uno degli organizzatori della preghiera di protesta in corso oggi nel centro di Roma, il bengalese Rokol Uddin, spiega ad AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL, i motivi che hanno spinto lui e i suoi connazionali a pregare in strada. "La nostra protesta e' contro le autorita' italiane che non riconoscono la religione islamica e che non ci permettono di celebrare degnamente le nostre festivita', dando ai lavoratori musulmani la giornata libera in occasione ad esempio della fine del Ramadan. Siccome la Costituzione italiana prevede la liberta' religiosa, vogliamo che vengano riconosciuti i nostri diritti". L'esponente benglaese, che dirige la moschea di Torpignattara, punta il dito anche contro l'amministrazione capitolina "che esercita forti pressioni sulla nostra comunita' per impedirci di aprire nuove moschee. Vogliamo la liberta' di aprire luoghi di culto e vogliamo che questi luoghi siano riconosciuti, permettendoci di non pagare ad esempio le bollette della luce e dell'acqua". Conclude Uddin "siamo in 400 oggi a pregare nel centro di Roma e tra noi non ci sono solo miei connazionali, ma anche musulmani indiani, pakistani e marocchini che la pensano come noi".