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Delitto Rea, appello dei pm: ''Chi telefonò al 113 si faccia vivo''. Nuovi sopralluoghi

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Cronaca

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Ascoli Piceno, 26 apr. (Adnkronos) - I Carabinieri e la Guardia di Finanza, accompagnati dai cani molecolari, specializzati nella ricerca di persone, hanno compiuto questa mattina un nuovo sopralluogo nella zona di Colle San Marco di Ascoli Piceno dove il 18 aprile è scomparsa Carmela Melania Rea, la donna di 29 anni assassinata e ritrovata mercoledì pomeriggio nell'area delle Casermette, a Ripe di Civitella del Tronto (Teramo), ad una decina di chilometri dal luogo della scomparsa. Le ricerche degli inquirenti si sono allargate da Colle San Marco verso Folignano (Ascoli Piceno), una distanza di 4,5 chilometri, dove la donna abitava con il marito, Salvatore Paolisi, istruttore al 235esimo Reggimento Piceno, e la loro bambina di 18 mesi. La coppia, originaria di Somma Vesuviana (Napoli), a giugno avrebbe dovuto trasferirsi a Sabaudia (Latina) per raggiungere la nuova sede di lavoro dell'uomo. La donna, uccisa con 35 coltellate, aveva una siringa infilata sul seno e una svastica disegnata sulla gamba destra. Due elementi questi che, secondo gli investigatori, potrebbero far parte di una messa in scena dello stesso assassino architettata dall'omicida che sarebbe tornato, in un secondo tempo, sul luogo del delitto, aggiungendo anche un laccio emostatico vicino al corpo di Melania, per depistare le indagini. Sul casotto vicino al corpo sono state trovate numerose tracce di colpi di arma da taglio. La donna, inoltre, è stata trovata con i pantaloni e gli slip abbassati ma sul suo corpo, segnato da numerose percosse, non ci sarebbero segni di violenza sessuale. Anche questo potrebbe essere un fattore di depistaggio delle indagini. I Ris di Roma hanno portato via anche il materiale ritrovato vicino al casotto e su questo, come su alcuni campioni di saliva, sull'orecchino della donna ritrovato nella zona, sui vestiti che il marito, considerato parte lesa, indossava il giorno della scomparsa, compiranno degli esami giovedì prossimo. La procura della Repubblica di Ascoli Piceno e quella di Teramo, che collaborano alle indagini sull'omicidio, hanno lanciato un appello affinché la persona che, mercoledì scorso, ha telefonato al 113 per avvertire che alle Casermette c'era il corpo di una donna, si faccia viva perché la sua testimonianza può essere preziosa per l'inchiesta. Secondo gli inquirenti, potrebbe essere un cercatore di funghi o una persona anziana. I magistrati stanno continuando gli interrogatori a persone collegate alla famiglia e al lavoro del marito. Non ci sono, al momento, indagati per l'omicidio di Carmela Melania Rea ma ci sarebbero alcune persone sospettate. La donna era andata, il 18 aprile, nel pomeriggio, sul Colle San Marco, per una gita insieme al marito e allo loro bambina. Carmela Rea si era allontanata dal marito dicendo che sarebbe andata al bagno in uno degli chalet aperti sul Colle ma il gestore del locale non l'ha vista. Il marito, non vedendola tornare, aveva chiamato i soccorsi dopo una mezz'ora circa. Le ricerche sono state condotte, da subito, da Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco, Vigili urbani, Soccorso Alpino e Corpo Forestale dello Stato, accompagnati anche da unità cinofile per la ricerca delle persone. I funerali della donna avrebbero dovuto svolgersi oggi a Somma Vesuviana (Napoli) ma sono stati rimandati su ordine della magistratura.

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