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Wojtyla: don Innerhofer, quando venne in Alto Adige parlo' anche in ladino

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Cronaca

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Bolzano, 28 apr. - (Adnkronos) - ''Il nostro vescovo istrui' sua santita' sulle modalita' dell'incontro con la popolazione; gli ricordo' la composizione della popolazione, che il Papa, peraltro, gia' conosceva, e gli raccomando' di parlare per due terzi in tedesco, per un terzo in italiano e di aggiungere anche qualche parola in ladino. Sua Santita' chiese 'anche in ladino?'. Si sforzo di apprendere qualche parola che, poi, a fatica utilizzo; poi, alla fine della visita, piuttosto agitato disse: 'per fortuna che nella Chiesa c'e' ancora il latino; se lo si usasse di piu', ci risparmieremmo certe difficolta'''. Ricorda cosi' con l'ADNKRONOS la visita di Papa Giovanni Paolo II al Santuario di Pietralba in Alto Adige nel 1988, don Josef Innerhofer, all'epoca capo dell'Ufficio stampa del vescovo Wilhelm Egger. Don Innerhofer, che coopero' nell'organizzazione della visita, racconta: ''Sua Santita' trascorreva le ferie ad Appiano; un elicottero lo prelevo' nella localita' e lui chiese di non atterrare dinanzi al Santuario, ma di essere lasciato poso distante, perche' voleva dare alla visita il carattere del pellegrinaggio. Quindi, percorse a piedi poco piu' di 200 metri tra due ali di folla che lo acclamava. Dopo la Sacra Funzione, ci recammo a tavola; il Papa mi strinse la mano e mi rivolse poche parole di ringraziamento, come aveva fatto con tutti''. (segue)

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