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Garlasco: giudici Corte Assise Appello, realta' non conoscibile

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Cronaca

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Milano, 5 mar. (Adnkronos) - Il delitto di Garlasco, almeno nell'ipotesi della colpevolezza di Alberto Stasi, e' una "realta' inconoscibile". E' quanto scrivono i giudici della Corte d'Assise d'Appello nelle motivazioni della sentenza di assoluzione del dicembre scorso nei confronti dell'ex studente bocconiano, accusato dell'omicidio della fidanzata, Chiara Poggi. Nella ricostruzione dell'indagine i giudici si soffermano su uno degli indizi ritenuti dall'accusa tra i principali, cioe' il fatto di non aver trovato sotto le scarpe del ragazzo del sangue, nonostante Stasi avesse attraversato la villetta di casa Poggi. "Mentre il rinvenimento della traccia ematica sotto la suola della scarpa avrebbe dimostrato che e' stato calpestato il pavimento macchiato di sangue -si legge nelle motivazioni- nelle specifiche condizioni nelle quali e' stato possibile esaminare le scarpe dell'imputato l'assenza di imbrattamenti ematici non prova il mancato passaggio sul pavimento". Non solo. Per la Corte d'Assise anche le perizie effettuate nel processo di primo grado hanno una valenza solo approssimativa. Gli accertamenti svolti dai periti, motiva la Corte "hanno dato luogo a sperimentazioni solo approssimativamente rappresentative di quanto accaduto il 13 agosto 2007". E ancora: "circostanze casuali - spiegano i giudici- che si realizzano in un istante, e che nel lasso temporale che va dalle 13,50 del 13 agosto alla mattina successiva potrebbero essersi composte tra loro molte volte, in un gioco di variabili multiple di probabilita' assolutamente caotiche, non sondabili, non identificate nel corso del giudizio, e tutte in grado di determinare in modo significativo il risultato finale".

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