Teatro: Seganti, sostegno a produzioni Rossetti Trieste
Spettacolo
Trieste, 6 mar. - (Adnkronos) - La decisione dell'Amministrazione regionale di sostenere i tre eventi che nelle prossime settimane animeranno il palcoscenico de' Il Rossetti-Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia e' stata definita "Un investimento ad alto rendimento" dall'assessore regionale alle Attivita' produttive, Federica Seganti, che considera anche l'offerta culturale una valida attrazione turistica. Secondo l'assessore il musical capolavoro di Matthew Bourne "Nutcracker" (Schiaccianoci), in scena in prima ed esclusiva italiana da domani, mercoledi' 7, a sabato 10 marzo, il "viennese" Elisabeth (in programma dal 26 aprile al 6 maggio) nonche' "Joseph and the amazing Technicolor Dreamcoat" di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber (dal 15 al 20 maggio) costituiscono infatti non solo avvenimenti culturali ma anche, per la grande valenza artistica e qualitativa degli allestimenti, "momenti importanti di attrazione turistica". Questo genere di proposta, ha confermato anche il direttore dello Stabile Antonio Calenda, gia' in passato ha richiamato l'attenzione di spettatori provenienti anche da realta' vicine al Friuli Venezia Giulia: Veneto, Austria e Slovenia in particolare. Da qui la scelta della Regione di estendere anche ai musical lo spirito di "Music & Live", formula di successo da tempo sperimentata per i grandi concerti, che permette di abbinare agli spettacoli la permanenza, in questo caso a Trieste, per una o piu' notti. Si inizia quindi gia' domani, con il genio di Matthew Bourne che rilegge il balletto "Lo Schiaccianoci" e le musiche di Tcajkovskij: creazione originale e ricca d'incanto gia' applaudita da oltre un milione di spettatori. Si proseguira' poi con "Elisabeth", titolo cui da anni lo stabile regionale ambiva e che sbarchera' a Trieste con ben 13 Tir di scenografie. Infine, "Joseph", primo capitolo della brillante collaborazione tra due maestri del musical come Webber e Rice. Uno sforzo imponente per offrire produzioni di alto profilo e grande richiamo quello del Rossetti, il teatro meno sovvenzionato d'Italia, come ha lo ha definito Calenda.