Fisco: Codacons, con nuovo aumento iva stangata da 418 euro
Economia
Roma, 7 mar. - (Adnkronos) - ''Il Governo Monti non si accontenta di risanare i conti azzerando il deficit, ma vuole abbattere il debito anche a costo di ammazzare l'Italia e gli italiani''. Ad affermarlo in una nota e' il Codacons commentando l'annuncio del viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli, che ieri ha spiegato che ad ottobre scattera' l'iva al 23%. Una scelta sciagurata, spiega l'associazione dei consumatori, ''anche in considerazione del fatto che debito e deficit sono sempre considerati in rapporto al Pil e che non potra' esserci crescita nel nostro Paese se il Governo, gia' obbligato a ridurre la spesa pubblica, va ad incidere anche sui consumi gia' in calo, ossia su una componente fondamentale della domanda''. Evidentemente, rileva il Codacons, ''il Governo si e' dimenticato della denuncia della Corte dei Conti che per l'iva ha evidenziato un tax gap superiore al 36%, di gran lunga il piu' elevato tra i grandi Paesi europei, con l'eccezione della Spagna. Dati sconcertanti che dimostrano come una seria lotta all'evasione consentirebbe di scongiurare l'aumento dell'Iva di ottobre''. Se si aumentasse l'Iva dal 21 al 23%, sottolinea, ''si tratterebbe di una stangata che per la famiglia media Istat da 2,5 componenti sarebbe pari, su base annua, a 352 euro, limitandosi a calcolare il solo effetto diretto, senza cioe' arrotondamenti dei prezzi. Per una famiglia di 3 persone sarebbe una tassa da 418 euro, sempre senza arrotondamenti. Incassi, pero', che sarebbero ben inferiori a quelli che si otterrebbero se il Governo recuperasse anche solo il 10% dell'evasione denunciata dalla Corte dei Conti''.