Toscana: produzione manifatturiera in flessione nel quarto trimestre 2011 (3)
Economia
(Adnkronos) - Le medie imprese (tra 50 e 249 addetti), che mettono a segno una crescita produttiva del +1,9%, evidenziano un ulteriore rallentamento sia rispetto al +3,1% del terzo trimestre che al +7% medio registrato nel primo semestre dell'anno. Il fatturato, anch'esso in frenata, si ferma invece al +3,4% dopo il precedente +5,1%. Anche gli ordinativi contengono la crescita in un modesto +1,0%, ma nella componente estera raggiungono un buon +3,6%. In recupero anche l'occupazione, che registra un +0,8% nel trimestre. Dopo otto trimestri ad un ritmo medio di crescita del +10%, tornano in negativo le grandi imprese (oltre 250 addetti) che vedono scendere i livelli produttivi dell'1,0% nel trimestre, mentre cresce del 6,0% il relativo volume d'affari. Tali andamenti, se combinati con una dinamica dei prezzi alla produzione contenuta in un +0,9%, suggeriscono l'adozione di politiche di decumulo delle scorte da parte delle imprese, dovute all'attesa di una forte contrazione della domanda, specie sul mercato interno. Gli ordinativi nel complesso fanno segnare una brusca frenata, pari al -7,9% nel trimestre, mentre quelli esteri tornano a crescere su livelli sostenuti (+7,8%). Buona anche la dinamica occupazionale, in crescita del +1,6% nel trimestre, malgrado un lieve rallentamento del ritmo di recupero. Crescono meccanica e filiera pelle, quadro piu' critico per tessile e mezzi di trasporto. La contrazione dei livelli produttivi registrata nel trimestre porta a nove (su quindici) i settori manifatturieri contrassegnati da andamenti produttivi negativi. A mostrare diminuzioni della produzione relativamente contenute sono il settore alimentare che scende in negativo (-1,9%) dopo il modesto +0,3% del terzo trimestre, il legno e mobili che contiene le perdite al -0,6%, la farmaceutica che tira il fiato (-0,6%) dopo una crescita media del 20% da inizio anno, i metalli che calano di un ulteriore 0,9% e l'elettronica che passa in negativo cedendo il 3,2% nel trimestre. Andamenti in netto peggioramento si rilevano invece per il tessile, che si riduce del 6,6% dopo una prima flessione nel precedente trimestre, i mezzi di trasporto che accrescono le perdite al -6,1%, le riparazioni che cedono il -9,8% e le manifatture varie per le quali la diminuzione si attesta al -7,8%. (segue)