Passera: ''Il lavoro è la priorità. Quota rilevante della società teme il futuro''
Economia
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - ''Il lavoro è la priorità''. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Corrado Passera che rileva come ''una quota molto rilevante della società '' subisce il ''disagio occupazionale che si è creato in questi anni" e "teme il futuro". Un disagio occupazionale che, ha continuato Passera, è ''impressionante'' perché riguarda ''milioni di persone e i loro familiari''. Dunque ''il tema dei posti di lavoro deve essere il criterio fondamentale della performance dell'intero sistema''. Dal tavolo sulla riforma del mercato del lavoro, poi, ''speriamo a breve di portare un contributo importante alla competitività del sistema'', ha detto Passera, definendo ''il tema dei temi'' della crescita quello della produttività. Più in generale, "siamo - ha detto Passera - in un momento oggettivamente difficile. I trimestri negativi erano assolutamente preannunciati e sono stati alla base di alcuni interventi che abbiamo preso". Ci sono stati poi, ha aggiunto Passera, "interventi pro ciclici che hanno peggiorato la situazione e ora occorre creare le condizioni per uscire velocemente da questa situazione e vedere già nel corso dell'anno un cambio di direzione". E, ha aggiunto, "lavorare insieme farà la differenza". "Molte delle cose presentate - ha proseguito Passera, riferendosi all'intervento tenuto poco prima dall'amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni - sono molto in linea con il lavoro che stiamo facendo per creare le condizioni per una nuova fase di crescita". "Fondamentale" per Passera è il ruolo delle banche: "Il sistema funziona se c'è un sistema efficace, efficiente e redditizio per raccogliere capitali e accompagnare le imprese all'estero". Quello delle infrastrutture, ha poi spiegato il ministro, è uno dei pilastri per lo sviluppo del sistema Paese. "In tutti i decreti varati dal governo - ha sottolineato - c'è sempre un capitolo riguardante le infrastrutture". Ora, "c'è da affrontare il tema dei processi decisionali, che prevedono tempi e modalità precisi perché non è pensabile che ci mettiamo lustri e decenni per sbloccare le iniziative". Passera ha poi indicato "intorno ai 100 miliardi" o anche "di più" il debito della P.a. con le imprese e tra privati: si tratta dunque di "un problema da risolvere" anche per "portare in circolo queste risorse". Il ministro dello Sviluppo economico e delle infrastrutture ha ricordato a tale riguardo che il premier Monti "ha detto che saremo i primi ad adottare la direttiva europea sui pagamenti e questo vuol dire allinearci ai comportamenti onesti".