Arte: al Maxxi la 'preghiera muta' di Doris Salcedo (3)
Cultura
(Adnkronos) - "L'opera di Doris -sottolinea la curatrice Monia Marotta- e' un'opera silenziosa, che e' difficiole da spiegare ma si capisce benissimo guardandola, perche' arriva dritta al cuore. E' un lavoro che risce perfettamente a mantenere il suo caratterre scultoreo insieme a quello installativo. E' un'opera 'viva'". Doris Salcedo e' un'artista conosciutissima: ha squarciato il pavimento della Turbine Hall alla Tate Modern di Londra nel 2007, murato una sala del Castello di Rivoli a Torino ne 2005, riempito con piu' di 1500 sedie il 'vuoto umano' lasciato dalla distruzione di un edificio ad Istanbul. Le sue sono opere 'politiche', laddove con questo termine si intende l'impegno che riguarda i cittadini, e quindi l'umanita'. A partire dal lavoro di Doris Salcedo, il Maxxi B.A.S.E. (il centro di ricerca del Museo) e Limes (la rivista italiana di geopolitica) hanon pensato il progetto 'Le frontiere come ferita': 5 creazioni cartografiche in mostra dal 15 marzo e due tavole rotonde (il 15 maggio e il 19 giugn0) sulle frontiere italiane e quelle europee. Un'occssione per riflettere sui conflitti, sulle migrazioni, sui confini culturali e mentali all'interno degli spazi delle frontiere ufficiali.