Imprese: Cgil, a Venezia in aumento dichiarazioni stato crisi del 20% (3)
Economia
(Adnkronos) - ''In una provincia che dall'inizio della crisi ha perso oltre 12.000 posti di lavoro, pari al 6% degli occupati dipendenti, si rischia ora una nuova pesante ondata di licenziamenti che avrebbe un effetto particolarmente deprimente sul tessuto economico e sociale - sottolinea il segretario della Cgil di Venezia - Il precipitare della situazione lo stiamo toccando con mano in questi giorni in cui vediamo chiudersi uno ad uno spiragli aperti con fatica per fronteggiare importanti crisi aziendali, mentre l'unico elemento che avanza e' l' aumento delle richieste di crisi. Cio' significa che la politica dei due tempi non paga cosi' come non da' risultati un' azione volta unicamente ad inseguire i singoli punti di difficolta'''. ''Occorre una vertenza generale e strumenti solidi ed efficaci da spendere nell'area, a partire da Porto Marghera, per rilanciare la ripresa produttiva - e conclude - E' indispensabile ricomporre le vertenza Marghera, riconducendo ad un unico tavolo le crisi aperte e dando corpo a quegli strumenti (accordi di programma, dichiarazione di area di crisi, ecc) che gia' abbiamo acquisito. Le Istituzioni, le forze politiche e le stesse forze sociali ed imprenditoriali devono dare un segno di vita smettendola di parlare d' altro. La Cgil propone la rapida convocazione di un incontro di cui si facciano promotrici le Istituzioni locali''.