Venezia rende omaggio a Klimt e alla Secessione viennese
Cultura
Venezia, 24 mar. - (Ign) - Venezia rende omaggio a Gustav Klimt in occasione dei 150 anni dalla sua nascita. Al Museo Correr si inaugura oggi la mostra che vedrà protagonista fino all'8 luglio il grande pittore austriaco. Che torna in laguna a un secolo di distanza dalla sua clamorosa partecipazione alla Biennale di Venezia (1910). L'esposizione, dal titolo 'Klimt. Nel segno di Hoffmann e della Secessione', presenterà grazie a dipinti, rari e preziosi disegni, mobili e raffinati gioielli, ma anche elaborate ricostruzioni e interessanti documenti storici, la genesi e l'evoluzione, in ambito architettonico e pittorico, dell'opera di Klimt e di quanti con lui diedero vita alla Secessione viennese, istanza di quel modernismo europeo che ebbe tra i suoi protagonisti di spicco personaggi come Minne, Jan Toorop, Fernand Khnopff, Koloman Moser, e soprattutto l'amico di tante avventure intellettuali e progettuali, Josef Hoffmann. Proprio la collaborazione con Josef Hoffmann, architetto e interior designer, che Klimt conosce mentre a Vienna stavano sbocciando i primi germogli della Sacra Primavera, sarà uno dei temi centrali della rassegna, che vuole mostrare come in breve tempo questi due straordinari personaggi, l'artista e l'architetto, fossero capaci di condividere incarichi, clienti, amici ma soprattutto la spasmodica tensione verso il Gesamtkunstwerk, l'opera d'arte totale, che nel Fregio di Beethoven (1901-1902) e nelle decorazioni di Palazzo Stoclet a Bruxelles, progetti entrambi presenti nella mostra veneziana, ha trovato uno dei punti piu alti della sua utopica realizzazione. La mostra racconta quindi la fertile liaison di questi Pionieri del Moderno, per i quali architettura, pittura e arti applicate si mescolarono fino a diventare arti tra loro inscindibili. Nelle sale del Correr, accanto ai cicli sopra ricordati, saranno riunite per la prima volta insieme la Giuditta I (1901) e l'opera Giuditta II (1909), acquistata alla Biennale del 1910 per la Galleria Nazionale Moderna di Ca' Pesaro, oltre ad alcuni capolavori del Belvedere di Vienna, l'istituzione proprietaria della più consistente collezione di olii su tela di Klimt, e altri provenienti da collezioni pubbliche e private tra cui Lady davanti al camino (1897/98) e Gli amanti (1901/1902), Hermine Gallia (1904), Il Girasole (1907), A testimonianza di quanto fosse forte l'influenza di Klimt sulla cultura figurativa italiana dell'epoca, verranno esposti nelle sale di Ca' Pesaro (31 marzo - 8 luglio), come completamento e corredo della mostra al Correr, il grande ciclo decorativo di Vittorio Zecchin, Le mille e una notte, e l'altrettanto straordinaria Primavera di Galileo Chini, concessa in prestito dalla Galleria Nazionale d'arte Moderna di Roma, opere che bene raccontano di questa visionaria affinità elettiva. La mostra, a cura di Alfred Weidinger tra i massimi esperti di Klimt, nasce da una co-produzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Museo Belvedere di Vienna, in collaborazione con 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.