Monti: "Sento il peso di scelte difficili, la rifoma del lavoro è equa e incisiva"
Politica
Seoul, 26 mar. - (Adnkronos) - Sulla riforma del mercato del lavoro "alla fine deve essere il Parlamento a decidere". Lo ha sottolineato il presidente del consiglio Mario Monti, parlando ai giornalisti in volo verso Seoul per il vertice sulla sicurezza nucleare. Il premier ha tuttavia ricordato anche che "la responsabilità del governo è quella di presentare" al Parlamento "una proposta che riteniamo equa e abbastanza incisiva e prospettare le ragioni per le quali, pur essendo il parlamento sovrano, cercheremo di avere un risultato in tempi non troppo lunghi e il più vicino possibile a quanto abbiamo presentato". Monti ha ammesso di "sentire il peso delle decisioni non facili che il parlamento in questi ultimi giorni ha dovuto prendere". Anzi, ha aggiunto, "dal 16 novembre, da quando ci è stata affidata questa responsabilità non abbiamo potuto evitare di prendere decisioni difficili" ma sempre "cercando di essere equi e distribuire i sacrifici e i contributi delle diverse parti economiche e sociali al risanamento dell'Italia". "Lo scopo -ha ricordato il premier- è quello di far crescere l'Italia: ma non ci si può illudere che questo avvenga dall'oggi al domani, dopo qualche decennio gestito in modo non ottimale". Monti ha comunque sottolineato che "quando si tratta di lavoro, di sindacati, di forze sociali, di elemento umano, il rispetto per tutti i soggetti coinvolti nella consultazione è grande". Intanto il premier ieri ha incassato il plauso dell?Ue. L'Italia, con la Spagna, "ha compreso molto bene che il consolidamento di bilancio e le riforme economiche vanno di pari passo, sono due facce della stessa medaglia", ha detto Amadeu Altafaj, portavoce del commissario europeo per gli affari economici Olli Rehn. Non solo: secondo il portavoce, "lo stanno anche mettendo in pratica molto bene", nella consapevolezza che "la necessità di un consolidamento di bilancio urgente è un prerequisito indispensabile per una crescita sostenibile e, allo stesso tempo, che le riforme strutturali servono per la crescita".