Sicilia: duemila lavoratori regionali protestano davanti Ars a Palermo
Cronaca
Palermo, 29 mar. - (Adnkronos) - Duemila lavoratori regionali si sono radunati, questa mattina dalle 9, sotto le bandiere del Cobas/Codir, il sindacato piu' rappresentativo dei dipendenti regionali, in piazza Del Parlamento per protestare contro il "tentato scippo" dei contratti di lavoro scaduti da otto anni e gia' rinnovati in tutti comparti di lavoro pubblico e privato d'Italia. La risposta dei lavoratori, spiega il sindacato, "e' un atto dovuto al tentato saccheggio da parte del governo e della politica siciliana delle somme destinate ai rinnovi contrattuali". I lavoratori sono scesi in piazza anche contro la "mortificazione di ogni possibilita' di carriera" e contro il tentativo di applicare ai lavoratori regionali il contratto nazionale dei comunali auspicato, invece, da altre sigle sindacali. Durante la mattinata una delegazione dei vertici del Cobas/Codir ha incontrato i capigruppo parlamentari di maggioranza e di opposizione ottenendo l'impegno a ripristinare i diritti messi in discussione dal maxiemendamento presentato dall'assessore Gaetano Armao a nome del governo regionale e gia' approvato dalla commissione Bilancio dell'Ars, presieduta da Riccardo Savona. Tra le assicurazioni ricevute anche l'eliminazione di norme tese "a mortificare le legittime aspettative di carriera del personale". Il mantenimento degli impegni presi con il Cobas/Codir puo', quindi, consentire la riapertura delle trattative non appena verranno rinnovati i vertici dell'Aran Sicilia, per il quale il sindacato ha chiesto il dimezzamento dei costi anziche' l'abolizione e la convenzione a titolo oneroso con l'Aran nazionale. In ogni caso, il Cobas/Codir informa che "viene mantenuto lo stato di agitazione sino alla fine delle votazioni della legge finanziaria e di bilancio".