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Si conclude in rissa la manifestazione per la liberazione di Gilad Shalit

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Al Colosseo sono intervenute migliaia di persone. Dagli insulti alle mani tra ebrei e pro-palestinesi. E gli appelli per la liberazione continuano

bonfanti ilaria
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Si è conclusa decisamente nel peggiore dei modi la manifestazione che si è tenuta ieri sera al Colosseo per chiedere la liberazione di Gilad Shalit, il soldato israeliano prigioniero di Hamas da quattro anni. Circa una decina di persone sono rimaste coinvolte, in tarda serata, in una rissa, scoppiata tra Israeliani e Palestinesi di fronte alla scalinata del Campidoglio. Una giovane è rimasta ferita ed è stata trasportata d'urgenza, con un codice giallo, all'"Ospedale Santo Spirito", con gravi contusioni e traumi. La manifestazione. L'appello di Zingaretti- Le luci dell'Anfiteatro Flavio si sono spente alle ore 23 in punto, in corrispondenza della mezzanotte israeliana, proprio per chiedere la liberazione del soldato prigioniero di Hamas dal 25 giugno 2006, quando fu rapito ai confini della striscia di Gaza. Nei pressi dell'arco di Costantino si sono radunate, secondo i dato raccolti dagli organizzatori, alcune miglialia di persone che hanno voluto assistere alla manifestazione, promossa dai movimenti giovanili "Bene Berith Giovani" e "Unione Giovani Ebrei Italiani". Sul palco nella serata di ieri, c'era il padre di Gilad Noam Shalit, il ministro delle Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, il Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il Presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il Sindaco della capitale, Gianni Alemanno, il Rabbino, capo di Roma, Riccardo Di Segni, il Presidente della comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, e il giornalista Giuliano Ferrara. Pacifici ha rivolto un caloroso invito al Ministro degli Esteri, Franco Frattini perché ci si impegni a "rimediare a quattro anni di diritti umani negati e di violazione della Convenzione di Ginevra". Un appello condiviso anche dal presidente Zingaretti, che non permetterà che tutti chiudano gli occhi dinnanzi alla vicenda. "Se siamo qui è per lanciare un messaggio forte: nessuno faccia finta di non vedere, di non capire e nessuno osi dimenticare Gilad Shalit"- ha ammonito, aggiungendo che "in questa vicenda le ragioni e i torti sono chiari e indiscutibili perchè Gilad è vittima di una vicenda barbarica al di fuori di ogni convenzione internazionale". E un anno fa la capitale aveva conferito la cittadinanza onoraria al ragazzo, issando la sua immagine sulla scalinata del palazzo Senatorio, in piazza del Campidoglio. La rissa- Davanti al Campidoglio, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, un gruppo di circa 40 israeliani di ritorno dalla manifestazione al Colosseo, ha incrociato un gruppo di palestinesi, ferventi sostenitori del gruppo 'Free Gaza', che avevano organizzato un contro sit-in proprio davanti al Campidoglio. Dagli insulti si è scatenata la rissa tra le due fazioni. Solo il pronto intervento delle forze dell'ordine, in tenuta antisommossa, ha ristabilito la calma.  

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