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Il libro sta cambiando

Dal mybook all'e-book

Carlotta Clerici
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 Nelcammino dell'uomo l'evoluzione dei supporti mediatici è destinata a plasmare laforma di pensiero e le capacità dei lettori di fare connessioni e riferimenti. Negliultimi anni poi l'uso quotidiano delle nuove tecnologie ha introdotto deicambiamenti irreversibili nel mondo dell'editoria, modificando le abitudini dichi legge ma anche di chi scrive, esattamente come quando si passò dalleincisioni su pietra alla scrittura su carta. In un futuro non troppo lontano ilmercato  sarà invaso dagliaudiolibri, dal print on demand e il self-publishing sarà all'ordine delgiorno. Già adesso i siti di auto pubblicazione sono molto diffusi: da Mybook,ilmiolibro.it, Cafepress, Lulu, Createspace. Del resto, questi portali hanno datola possibilità agli utenti di creare, stampare e mettere in vendita online ilproprio libro senza dover dipendere da un editore. Ha da poco compiuto un anno,ad esempio, ilmiolibro.it, del Gruppo Editoriale L'Espresso. Nato a maggio 2008, in dodici mesi gliutenti hanno creato e stampato 10 mila titoli (oltre 130 mila copie stampate econsegnate), decidendo di mettere in vendita attraverso il sito 5 mila titoli.Attualmente sono oltre 40 mila gli iscritti al servizio, con circa 100 milainternauti che, ogni mese, visitano il portale. Ed è in crescita anche ilmercato degli audiolibri: se in Italia se ne comincia a parlare soltanto dapochi anni, nei paesi con mercati più maturi, come gli Stati Uniti, l'editoriasonora ha segnato nel 2007 un +6% (dati dell'Audio Publisher Association)raggiungendo un fatturato che ormai sfiora il miliardo di dollari. Sulla stessalunghezza d'onda la Gran Bretagna e la Germania. Nonostante l'oramai apprezzabileofferta di titoli (da Caos calmo di Sandro Veronesi all'ultimo libro di SusannaTamaro, Il grande albero), l'Italia rimane un pò una Cenerentola e perincrementare il settore questo poco più di un anni fa è nata l'AssociazioneEditori Audiolibri (Aeda). Diverso e più ampio il discorso dell'e-book ovveroil libro digitale. Dopo anni di tentativi con esiti non proprio soddisfacenti,le nuove versioni di Kindle e Sony Reader, le più conosciute, stanno avendo unbuon successo e oggi nelle librerie si possono trovare e-book reader con unacollezione di libri già inserita. E le cifre sono più che incoraggianti:secondo uno studio dell'International Digital Publishing Forum, l'organoufficiale americano preposto al monitoraggio del settore, il mercato mondialedell'e-book ha segnato un +178% nel primo semestre 2009 rispetto allo stessoperiodo 2008. Inoltre, il fatturato mondiale del libro elettronico a metà 2009 ha raggiunto i 43milioni e mezzo di euro, contro i 37 milioni e 700 mila euro di tutto il 2008.Per fare un esempio: l'ultimo libro di Dan Brown The Lost Symbol, su Amazon havenduto più copie nella versione e-book scaricabile su Kindle che in cartaceo.Anche in questo settore l'Italia è in controtendenza: secondo l'Osservatoriopermanente contenuti digitali, solo un italiano su dieci (il 10%) pensa che infuturo i libri elettronici si affiancherà con successo a quelli tradizionali.In merito ai contenuti, quelli più adatti sembrano essere legati allo studio eal lavoro. Più limitato il gradimento per l'e-book sul cellulare (4% per studioe lavoro, 2% per libri di svago). E mentre si discute sul progetto didigitalizzazione dei libri, a cui ora guardano anche molte biblioteche, e incui Google Books è parte in causa (e ha un contenzioso con gli editori), ilgigante di Mountain View spiazza con una mossa «all'incontrario»: ha raggiuntoun accordo con On Demand Books la società ideatrice della Espresso BookMachine, una super stampatrice in grado di produrre 300 pagine in 4 minuti, chedai prossimi giorni potrà avere accesso all'immenso archivio digitale dellasocietà di Sergey Brin e Larry Page. Un processo che accontenterà gliirriducibili del libro di carta: in pochi minuti, il tempo di un caffè, sipotrà stampare il libro che si desidera, dal manuale di cucina all'introvabiletrascrizione di un manoscritto patrimonio del motore di ricerca.

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