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Ferrari, Marchionne mette le mani avanti: "Progetto in ritardo"

michele deroma
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Se il buongiorno si vede dal mattino... non sarà il 2015 l'anno della ripresa, per la Ferrari. Quasi alla fine di un 2014 a dir poco disastroso, in conferenza stampa hanno parlato Sergio Marchionne e il nuovo team principal, Maurizio Arrivabene: e i due non hanno assolutamente tracciato un quadro positivo, in vista della prossima stagione. Anzi: "Siamo in ritardo sul progetto della macchina 2015. Se dovessimo vincere due gran premi sarebbe un successo, con tre un trionfo, con quattro andremmo in paradiso". Il paragone con la Mercedes 2014 è impietoso: Hamilton e Rosberg hanno raccolto sedici vittorie nella stagione terminata un mese fa ad Abu Dhabi. Ritardi nello sviluppo - "Siamo partiti tardi - ha affermato Marchionne - per scelte strategiche fatte da altri. Nel 2014 sono state spese troppe forze sulla stagione, e poche sulla prossima: dobbiamo compensare nello sviluppo. Partiamo in salita, ma l'impegno della squadra è fenomenale e il mio appoggio è massimo". Arrivabene ha aggiunto: "La settimana scorsa abbiamo superato brillantemente il crash test". Sono appena stati cacciati Tombazis e Fry, due uomini chiave del progetto tecnico precedente: "Non arriverà nessun altro. I ragazzi che abbiamo ora sono validi e hanno voglia di esprimersi: bisogna dare loro fiducia, e ricompattare il gruppo". Alonso e Vettel - "I piloti devono guidare per vincere, che siano tedeschi o spagnoli", ha detto Marchionne, a proposito dell'arrivo di Sebastian Vettel al posto di Fernando Alonso. "La forza della Ferrari attrae gente anche quando c'è da scommettere: spero che già nel 2015 si capisca la ricostruzione". Arrivabene ha già visto Vettel a Maranello: "Era entusiasta come un bambino. Lui può portare quattro titoli, esperienza, entusiasmo e voglia di lavorare. Posso solo dire che Seb lavora bene e va d'accordo con Kimi". Per Marchionne "la Formula 1 è un laboratorio costruito male: va semplificata".

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