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In Italia macchie e gaffe in testa ai momenti Ops!

Maria Rita Montebelli
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Non sarà un ‘vero' problema, di quelli ‘importanti' su cui non c'è certo voglia di scherzare, ma quando capita di fare una gaffe o di trovarci con una macchia o una scucitura vistosa ci sentiamo così imbarazzati che vorremmo trovarci a chilometri di distanza. E quando l'imprevisto si trasforma in una situazione ‘critica' come ne usciamo? Cosa pensano gli altri quando facciamo una gaffe, inciampiamo o ci ritroviamo qualche macchia imbarazzante sui vestiti? Sono solo alcuni dei quesiti posti nel corso dell'indagine demoscopica TENA-GfK Eurisko su “Gli italiani e i momenti imbarazzanti”. I risultati dell'indagine ci svelano una fotografia interessante di come viviamo gli imprevisti e sentiamo l'imbarazzo che questi possono causare. Il primo dato rivela chiaramente che i classici ‘momenti Ops!' accompagnano la vita di tutti gli italiani: uomini, donne, giovani e adulti, tutti si sono trovati ad affrontare situazioni impreviste e imbarazzanti. Le circostanze più ricorrenti – quasi senza distinzione di genere, con un 85% per le donne e uno speculare 87% per gli uomini – sono ‘macchiarsi o sporcarsi i vestiti' e ‘fare una gaffe'. Quando si parla di momenti imbarazzanti per problemi o difetti fisici, emerge un dato interessante: le piccole perdite di urina sono tra i motivi che creano disagio agli italiani (24%), seconde solo all'alitosi (40%); seguono al terzo posto la sudorazione eccessiva (18%), il cattivo odore dei piedi al quarto (13%) e, ultimo, la forfora (6%). Esistono poi delle situazioni peculiari, tipiche dell'universo maschile e femminile. Per il 73% degli uomini, ‘la cerniera dei pantaloni abbassata' è uno degli imprevisti più frequenti (contro un 54% di incidenza per le donne), così come addormentarsi e russare su un mezzo pubblico (39% per gli uomini vs uno scarso 19% delle donne). Per queste ultime, invece, gli incubi peggiori sono ‘inciampare o cadere' e ‘rompere il tacco di una scarpa' (62% contro il 50% degli uomini e 42% contro l'11%). Quando capitano questi e altri piccoli imprevisti, nel momento dell'imbarazzo le esclamazioni utilizzate con più frequenza sono Nooo!, Ops! e Acc!. La diversità uomo/donna. E se, verbalmente, uomini e donne reagiscono allo stesso modo, molto diversa invece è la percezione di se stessi e di ciò che pensano gli altri. Gli uomini appaiono più inclini a sdrammatizzare e più indulgenti verso se stessi rispetto alle donne. Imbarazzo, ma non vergogna, è infatti il sentimento che prevale nelle reazioni dell'uomo, che vive il momento Ops! come un episodio normale e umano, senza colpevolizzarsi eccessivamente. Unica eccezione a questa tendenza è il trovarsi di fronte all'incapacità di ‘fare qualcosa mentre gli altri guardano. Solo in questo caso, infatti, hanno affermato di sentirsi impacciati (43%), imbranati (42%) o addirittura di innervosirsi (21%). Le donne risultano, invece, decisamente più emotive e vivono sentimenti di imbarazzo e vergogna a prescindere dalla situazione vissuta. “Se la tendenza dell'uomo è di ridere di se stesso, per la donna il primo istinto è quello di cercare di rimediare e risolvere l'imprevisto. Questa inclinazione conferma la capacità tutta femminile di fronteggiare con prontezza e spirito di adattamento anche le improvvise difficoltà –spiega Isabella Cecchini, Direttore del Dipartimento Ricerche Salute GfK Eurisko, psicologa e ricercatrice sociale – Emerge inoltre un aspetto narcisistico dell'uomo, che sembra subire un senso di inadeguatezza e incapacità di fronte all'evidenza di non saper o poter fare qualcosa in pubblico. Questo atteggiamento è in contrasto con il comportamento delle donne, specialmente quelle mature, che si dimostrano invece più tolleranti con se stesse riguardo le proprie abilità/piccoli incidenti nel fare le cose”. Altra nota al femminile è la netta differenza nella percezione del giudizio degli altri rispetto al giudizio di sé. Alla domanda “a suo parere come l'hanno vista, cosa hanno pensato di lei i presenti?” il 50% delle donne risponde nella quasi totalità delle situazioni che si tratta di una situazione ‘normale/umana'. Non accade, però, lo stesso quando si parla di sé. In questo caso infatti continuano a prevalere sensazioni negative: imbarazzo, vergogna, senso di incapacità e di inadeguatezza. Perché le donne non riescono ad avere la stessa comprensione e indulgenza nei confronti di se stesse? “La donna si identifica in misura maggiore rispetto all'uomo nell'immagine che dà di sé al mondo, percependola sia come espressione della propria identità, sia come veicolo di consenso sociale. Non stupisce quindi che i piccoli incidenti quotidiani che possono, anche se temporaneamente, disturbare tale immagine generino ansie e imbarazzi. Come se dall'imprevisto sgradevole la donna si sentisse tradita, scoperta nelle sue aree di vulnerabilità ed esposta, senza schermi di protezione, non solo al giudizio altrui, ma anche al proprio, spesso più inflessibile – commenta Katia Vignoli, psicoterapeuta – Come imparare a sdrammatizzare? Quel che più aiuta è acquisire confidenza con se stesse e il proprio corpo: saper strizzare l'occhio ai ‘momenti Ops!' smorza le pretese del controllo ad ogni costo, restituendo spontaneità e freschezza anche all'immagine che gli altri avranno di noi”. La condivisione dell'imbarazzo. Donna e uomo sono entrambi capaci di raccontare i loro momenti Ops! (rispettivamente 90% e80% delle risposte), a conferma dell'importanza della condivisione delle proprie esperienze con gli altri, intesa come strumento per sdrammatizzare e come spunto per imparare a gestire meglio l'imprevisto. Le donne si aprono ad una cerchia più allargata di persone: si confidano con il partner (64%),con i propri familiari (57%), ma anche con gli amici (51%). Più ristrette sono invece le confidenze degli uomini, chiusi nello stretto cerchio della coppia (74%).L'indagine rivela un universo femminile poco autoironico, che fatica a sdrammatizzare e sorridere anche di fronte a un momento imbarazzante e imprevisto. TENA sa che anche una situazione comune come tossire, ridere, saltare, starnutire può diventare un disagio quando si verificano delle perdite improvvise. E ha pensato a un prodotto specifico e innovativo, la nuova gamma di proteggi-slip Lights by TENA. “Con i nuovi Lights by TENA offriamo non solo una soluzione semplice e immediata per minimizzare l'impatto dei momenti Ops! sulla vita quotidiana, ma rispondiamo a un'esigenza precisa delle donne giovani e attive che hanno l'errata percezione di essere le sole a viverli –spiega Michela Marabini, Marketing Manager TENA – Per la prima volta lo facciamo in modo esplicito, utilizzando diversi strumenti e giocando con l'ironia e la leggerezza necessarie per superarli”. A tutte le donne che vivono dei momenti Ops! TENA ha dedicato un sito web semplice e pratico, dove trovare le informazioni e le risposte ai dubbi più frequenti, oltre a un video-training mirato a recuperare l'efficienza funzionale della muscolatura pelvica. Sul sito www.lightsbytena.it è disponibile una sezione incentrata sulla ginnastica di rieducazione: pratici tutorial guidati, con semplici ed efficaci esercizi che non solo possono ridare forza a un pavimento pelvico rilassato, ma che hanno effetti positivi anche su vescica sensibile, postura e dolori alla schiena. E per saperne di più sui tanti momenti imbarazzanti e i piccoli imprevisti quotidiani è possibile visitare www.feellights.d.repubblica.it, il sito che raccoglie le situazioni più comuni e divertenti, e dove trovare suggerimenti per affrontare ogni momento Ops! Con leggerezza. Tanti consigli e video per dare un supporto concreto a tutte quelle donne che vogliono vivere a prova di Ops! (ISABELLA SERMONTI)

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