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Salute: al via a Milano 'Let's Science!', creatività contro fake news

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Milano, 10 gen. (AdnKronos Salute) - L'antidoto alle 'fake news'? E' la creatività. Su questa convinzione poggia una nuova iniziativa promossa dalla Fondazione Ibsa, realtà in prima linea per la divulgazione della scienza, nata nel 2013 dalla casa farmacuetica Ibsa. Si chiama 'Let's Science!' e prende il via oggi, mercoledì 10 gennaio, a Milano: è un percorso creativo - spiegano i promotori - che punta a dare ai ragazzi gli strumenti per informarsi correttamente in rete sulla propria salute. Ogni giorno, fino al 20 gennaio, nella Galleria San Fedele (in via Hoepli) è previsto un momento di incontro con ospiti e relatori, incentrato sul tema delle bufale in campo scientifico, e attività diverse pensate soprattutto per i più giovani. Obiettivo dialogare con la città, le istituzioni e i media, e stimolare e far lavorare i ragazzi su come difendersi dalle insidie della Rete: fake news che possono mettere in pericolo un bene prezioso, la salute. L'evento, evidenziano gli organizzatori in una nota, è anche occasione per esporre i primi frutti dell'impegno degli ultimi anni della Fondazione a favore della corretta informazione scientifica. Un percorso che inizia nel 2013 con una riflessione sui social media e l'impatto sulle identità, e che ha portato a creare il primo decalogo contro le fake news, progetto che ha ottenuto l'endorsement dalla presidenza della Camera. Sotto i riflettori anche i fumetti realizzati dai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno aderito al concorso 'Bufale in rete', promosso da Ibsa Foundation e Istituto Pasteur Italia: 'comics' pensati per smascherare alcune bufale in campo scientifico. I fumetti saranno esposti in Galleria per tutta la durata dell'evento. La Fondazione ha ricevuto circa 150 lavori (per la prima edizione, mentre la seconda è ancora in svolgimento) che sono stati esaminati da una giuria composta da Ibsa Foundation, Istituto Pasteur Italia, Scuola Romana dei Fumetti e Carocci editore, partner dell'iniziativa. Per quanto riguarda gli incontri di approfondimento e i workshop in programma, sono stati coinvolti influencer, rappresentanti del mondo della scuola e ancora una volta i ragazzi che saranno invitati a esprimere, attraverso la loro creatività, il loro modo di vedere la scienza. Fra i nomi in campo per Let's Science! figurano Pier Paolo di Fiore, professore di Patologia generale dell'università Statale di Milano; lo scienziato italiano più citato al mondo, Alberto Mantovani (Humanitas University e Irccs Humanitas); Antonio Musarò, professore alla Sapienza di Roma e coordinatore delle attività di divulgazione scientifica dell'Istituto Pasteur-Italia. Let's Science! si propone come "un laboratorio creativo", fa notare la direttrice della Fondazione Ibsa, Silvia Misiti. "Il progetto - afferma - nasce innanzitutto dalla volontà di condivisione in un mondo velocissimo. La Fondazione è attenta alle esperienze di frontiera, dove competenze e conoscenze diverse si contaminano a vicenda. L'esperienza maturata con i progetti promossi fino a oggi ci dice che la creatività può essere una risorsa molto utile per sostenere l'alfabetizzazione digitale delle nuove generazioni, aiutarle a comprendere meglio i concetti scientifici e di conseguenza a non cadere vittima delle fake news che riguardano la medicina, la tipologia di bufale più pericolosa". Si parlerà anche di futuro a Milano, puntando su un aspetto poco indagato: il futuro delle fake news e la loro crescente pericolosità, data dall'uso di tecnologie sempre più sofisticate, come - elencano i promotori - il 'voice and face morphing' e l'intelligenza artificiale. Innovazioni utili, ma esposte a un potenziale uso inappropriato, del quale occorre essere maggiormente consapevoli. Il bisogno di migliorare l'alfabetizzazione digitale delle giovani generazioni è stato oggetto di diversi studi, pubblicati recentemente anche su 'Pediatrics'. Fra gli aspetti analizzati proprio la necessità di una maggiore consapevolezza, da parte degli adolescenti, del possibile danno alla propria reputazione digitale derivante dal condividere fake news. "Il progetto promosso dalla nostra Fondazione in collaborazione con l'Istituto Pasteur Italia va in questa direzione - aggiunge Misiti - e vogliamo approfittare dell'iniziativa Let's Science! per lanciare una 'call to action' verso gli insegnanti e tutti gli operatori scolastici, affinché i ragazzi siano sempre più sensibilizzati sul doppio pericolo delle fake news: per la propria salute e per la propria reputazione online". Un tema urgente, soprattutto alla luce dei dati evidenziati da diverse indagini: numeri illustrati recentemente dal Censis, per esempio, segnalano che oltre il 28% degli italiani usa Internet per informarsi su temi legati alla salute, percentuale che sale a quasi il 37% tra i 'Millennials'. E se il 69% vorrebbe che queste informazioni online fossero in qualche modo certificate, dall'altro c'è un 17% che ammette di consultare siti web generici sulla salute, facendosi sostanzialmente guidare dall'algoritmo.

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