Alimenti: niente insetti a tavola, nessuna specie autorizzata
Roma, 17 ge. (AdnKronos Salute) - Niente insetti sulle tavole italiane. Almeno per il momento. Nonostante il via libera europeo alla commercializzazione di questi 'nuovi alimenti' e di eventuali derivati, a oggi nessuna specie ha ottenuto la preventiva autorizzazione prevista a livello Ue, un 'lasciapassare' che implica, tra l'altro, l'accertamento della sicurezza per le quantità di assunzione proposte. Lo precisa il ministero della Salute, in una recente informativa - inviata, l'8 gennaio, anche al ministero delle Politiche Agricole, agli assessorati alla Sanità delle Regioni e Province e al comando dei Nas - proprio sull'uso di insetti in campo alimentare, in riferimento all'applicabilità del Regolamento Ue sui 'novel food', anche in risposta alle numerose richieste di chiarimenti sull'argomento. Il ministero chiarisce che "alcuni Stati membri hanno ammesso a livello nazionale la commercializzazione di qualche specie di insetto in un regime di 'tolleranza'. E' stato comunque stabilito, con lo stesso articolo (del Regolamento), che per le specie in questione deve essere presentata una domanda di autorizzazione, al fine di definire le condizioni atte a garantirne la sicurezza d'uso per una libera circolazione sul mercato Ue. Nel frattempo gli Stati membri che ne hanno ammesso la commercializzazione prima del 1 gennaio 2018 possono continuare a mantenerle sul loro mercato". In Italia, invece, "non è stata ammessa alcuna commercializzazione di insetti. La vendita come alimento di un insetto o di un suo derivato potrà essere consentita solo quando sarà rilasciata a livello Ue una specifica autorizzazione in applicazione del regolamento Ue (2015/2283). Nella nota del ministero spiega che tutti i prodotti che rientrano nelle categorie definite dal Regolamento Ue, privi di una storia significativa di consumo alimentare nell'Unione europea al 15 maggio del 1997, sono da considerarsi 'novel food' e la loro autorizzazione deve essere richiesta ora alla Commissione europea, seguendo le linee guida recentemente pubblicate dall'Efsa".