“In Italia si fa troppo poco sportGiuste le proposte del ministro”
Il presidente della società Italiana di Diabetologia Sid esprime soddisfazione per le proposte del Ministro della salute Giulia Grillo di sgravi fiscali e incentivi n favore dell'attiviisica, delle strutture e degli impianti
"In Italia 1 bambino su 4 dedica al massimo un giorno a settimana allo svolgimento di giochi di movimento, tra gli adolescenti meno del 10 per cento raggiunge le raccomandazioni dell'Oms, con un gap fra i sessi: i maschi sono più attivi delle femmine. E con l'avanzare dell'età, tra gli ultra 64enni il livello di attività fisica svolto diminuisce con gli anni ed è, anche in questo caso, significativamente più basso tra le donne, tra le persone con svantaggio socio-economico e tra i residenti nelle Regioni del Sud”. È quanto ha detto Il ministro della Salute Giulia Grillo intervenendo, insieme al ministro dell'Istruzione Marco Bussetti e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, alla presentazione della riforma dello sport tenutasi nei giorni scorsi all'Aula Magna del Centro di Preparazione Olimpica dell'Acqua Acetosa a Roma. “Questo non va bene, non può essere così nel 2019 – ha continuato il ministro – Lo sport è benessere, il benessere porta salute. Lo sport è prevenzione”. Che fare, quindi? “Partiremo presto con idee innovative – propone Giulia Grillo – stiamo lavorando su incentivi per l'attività fisica, possibilmente anche con sgravi fiscali, è importante rendere fruibili le strutture e gli impianti delle città”. “Leggo con soddisfazione le dichiarazioni del Ministro Grillo, che ha detto che sono all'esame del governo delle misure per incentivare l'attività fisica – ha commentato il professor Francesco Purrello, presidente della Società Italiana di Diabetologia - Si tratterebbe di provvedimenti veramente importanti che sicuramente avrebbero notevoli ricadute sanitarie. Penso ad esempio al diabete, dove una regolare attività fisica ha dimostrato di migliorare il controllo metabolico e ridurre la comparsa di complicanze. Si riduce anche il fabbisogno di farmaci, e si risparmiano risorse. Incentivare l'attività fisica con sgravi fiscali faciliterebbe sicuramente questa pratica. Anche nei soggetti ad elevato rischio di diventare diabetici (pre-diabete) l'attività fisica si è dimostrata capace di ridurre la comparsa della malattia”.