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Malattie respiratorie, Zambon acquisisce Breath Therapeutics

Con la più grande acquisizione in 113 anni di storia, Zambon amplia la propria presenza nell'area delle malattie respiratorie gravi e completa la propria pipeline in fase avanzata con il trattamento della Sindrome da bronchiolite obliterante

Maria Rita Montebelli
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Zambon espande la propria presenza nell'area delle malattie respiratorie gravi attraverso l'acquisizione di Breath Therapeutics, biofarmaceutica con un'innovativa terapia inalatoria per la Sindrome da bronchiolite obliterante (Bos) in fase III di sviluppo clinico. Un'acquisizione che rafforza la strategia di crescita di Zambon, multinazionale farmaceutica fondata sulla storia e sui valori di un'impresa familiare italiana, impegnata da oltre un secolo nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative per la salute dei pazienti, fondata su un'ulteriore globalizzazione e continui investimenti nelle aree terapeutiche specialistiche. Con questa acquisizione da 140 milioni di euro (con la possibilità di arrivare ad un totale di 500 milioni di euro al raggiungimento di obiettivi regolatori e commerciali) il gruppo nato a Vicenza e con sede a Bresso (Milano) conferma la visione della propria strategia di crescita che, da alcuni anni, si concentra su globalizzazione crescente e investimenti mirati in Specialty Care. “Sono orgoglioso di annunciare l'acquisizione di Breath Therapeutics – commenta Roberto Tascione, chief executive officer di Zambon - Questo importante accordo, il più grande della nostra storia, dimostra l'impegno di Zambon nell'area delle malattie respiratorie gravi, ampliando la nostra offerta di soluzioni per malattie senza cura e arricchendo la nostra pipeline a livello globale.  La Sindrome da Bronchiolite Obliterante è una condizione fortemente debilitante. Attraverso la nostra ampia presenza geografica, le nostre competenze di ricerca e le consolidate relazioni con la comunità scientifica, potremo accelerare lo sviluppo di un nuovo potenziale trattamento per questa malattia. Inoltre, grazie alla nostra esperienza commerciale confidiamo di poter offrire il prodotto ai pazienti e ai medici nel minor tempo possibile. Questa operazione segna l'inizio di una nuova fase per Zambon, non solo per la promettente pipeline che stiamo acquisendo, ma anche per le nuove conoscenze scientifiche che svilupperemo. Sono felice di dare il benvenuto ai nuovi colleghi e di lavorare con loro, per massimizzare insieme il potenziale di queste soluzioni innovative in grado di cambiare la vita dei pazienti”.   Breath Therapeutics (Breath), con sede a Monaco (Germania) e a Menlo Park (USA), è una biofarmaceutica specializzata in terapie inalatorie avanzate per il trattamento delle malattie respiratorie gravi, che non hanno ancora valide opzioni di cura, come la Sindrome da Bronchiolite Obliterante (Bos) nella quale è impegnata con il programma Boston. Il farmaco di BREATH, selezionato per lo sviluppo clinico, è una innovativa formulazione liposomiale della cliclosporina A (L-CsA-i), disegnata per la somministrazione inalatoria con il nebulizzatore progettato da PARI specificatamente per questa molecola. BREATH ha avviato a livello globale due studi di fase III (BOSTON-1 e -2) per valutare la molecola L-CsA-i per il trattamento della BOS. Zambon prevede di ottenere dati dagli studi clinici di fase III nel 2021, inoltre è fiduciosa di poter commercializzare il trattamento entro il 2023 in seguito alle approvazioni regolatorie della Food and Drug Administration (Fda) e dalla European Medicines Agency (EMA). La L-CsA-i ha ricevuto la designazione di farmaco orfano per il trattamento della Bos sia da Fda sia da Ema. "Desidero dare il benvenuto al team di Breath Therapeutics - commenta Elena Zambon, presidente di Zambon. Per noi, che siamo un'impresa della Conoscenza orientata al lungo termine e continuamente focalizzata sull'innovazione, l'asset più importante sono le nostre persone, le loro competenze, le loro capacità professionali e, soprattutto, il loro commitment per migliorare la vita dei pazienti. Questa acquisizione è molto coerente con i nostri valori e la nostra visione. Siamo una "startup di 113 anni", come dico spesso, con radici profonde e una storia di grande tradizione, fortemente impegnata a rafforzare la nostra pipeline con nuovi e rilevanti progetti di ricerca per investire nel futuro a vantaggio dei nostri pazienti e delle nostre persone”. “In Breath Therapeutics abbiamo identificato L-CsA-i, come trattamento potenziale della BOS che potrà trasformare la vita dei pazienti che ne sono affetti. Condividiamo la visione di Zambon, una società – spiega Jens Stegemann, chief executive officer di Breath Therapeutics - che si fonda su valori etici, con una forte tradizione di innovazione e un autentico orientamento al paziente. Inoltre, grazie alle infrastrutture e all'impegno in R&D di Zambon abbiamo la possibilità di rafforzare in modo significativo la nostra posizione. Ora, insieme ai principali centri internazionali di trapianto polmonare che partecipano ai nostri studi BOSTON, siamo in una posizione eccellente per ottenere progressi nel trattamento della BOS". L'acquisizione di Breath e del suo asset di Fase III, L-CsA-i per il trattamento della BOS, amplia la pipeline di Zambon nell'area delle malattie respiratorie gravi e consolida la sua presenza negli Stati Uniti, dove Zambon ha recentemente ottenuto il riconoscimento QIDP (Qualified Infectious Disease Product) e la designazione 'Fast Track' da Fda per il colistimetato sodico in polvere per nebulizzazione nella prevenzione di esacerbazioni polmonari acute in pazienti adulti con Ncfb e colonizzazione da Pseudomonas aeruginosa. Queste importanti designazioni dimostrano l'impegno di Zambon a continuare a sviluppare trattamenti contro malattie invalidanti e offrire nuove opzioni a pazienti e medici in tutto il mondo. (ANNA CAPASSO)

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