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Sanremo 2020, Leotta: "Sarebbe stato meglio non esserci nella sera di Rula Jebreal. Le critiche? Scontate"

Marco Rossi
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Diletta Leotta il giorno dopo il debutto da co-conduttrice e le critiche al monologo sulla bellezza e il tempo che passa parla in una intervista al Corriere della sera in edicola giovedì 6 febbraio. "Forse sarebbe stato meglio non essere nella stessa sera di Rula Jebreal, ma mi avrebbero criticata comunque. La sua è una storia vera e tragica. Il mio un momento ironico e, come me, autoironico. A me e mi fanno le canzoncine come ai calciatori mi diverto, ma quando vanno oltre bisogna farglielo capire. Una volta all' accoglienza calorosa di una curva ho risposto con il pollice alzato. Quando hanno iniziato a gridare "fuori le tette" l' ho girato in giù. Per approfondire leggi anche: Sanremo 2020, Monica Leofreddi attacca Diletta Leotta L' attacco del suo monologo è stato criticato accostando le sue foto di qualche anno fa e di oggi che fanno pensare a dei ritocchi. Nessun intervento? "Se uno ha voglia di farsi qualcosa per sentirsi meglio sono d' accordo. Anzi gli offro un suggerimento: mio fratello è un chirurgo bravissimo. Quando hai in casa uno così ci fai ricorso. Il ritocco per me non è paura di invecchiare, ma sistemare difetti che mentalmente non ti fanno stare bene".

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