Ricerca: Università Pd, scoperte basi genetiche deficit visivi associati a dislessia (2)
(Adnkronos) - Non solo. Per la prima volta sono stati identificati correlati genetici che possono portare ad un deficit specifico della via M-D: è stato infatti mostrato come la delezione dell'intron 2 del gene DCDC2, già nota per essere un fattore di rischio generico di dislessia, abbia un effetto sulla via M-D. Questa variante genetica non ha invece nessuna influenza sull'altra via visiva principale nota come parvocellulare-ventrale che non è normalmente danneggiata in individui con dislessia. Inoltre questo studio mostra come anche adulti senza dislessia ma che presentano questa specifica variante genetica mostrano un deficit nella percezione del movimento illusorio. Questi risultati mostrano il primo dato sulle basi genetiche del movimento illusorio e anche il primo dato sulle basi genetiche di un deficit visivo nella dislessia. "Nel movimento illusorio l'oggetto percepito in movimento è in realtà statico. Ciò è dovuto sia al modo di operare del nostro sistema visivo che ad alcune caratteristiche dell'immagine. Bambini con dislessia e delezione necessitano di ancor più contrasto per vedere il movimento illusorio sia rispetto a dislessici senza delezione che in confronto a bambini a sviluppo tipico", sottolinea Simone Gori, tra gli autori dello studio. Infine lo studio apre nuove prospettive in più direzioni: la possibilità di individuare bambini a rischio per la dislessia ben prima che inizino a leggere e addirittura la possibilità di allenare la via magnocellulare-dorsale dove deficitaria prima delle scuole elementari, in modo da diminuire l'incidenza della dislessia, sembrano adesso obiettivi a portata di mano.