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Urina, il dettaglio nella vostra pipì: così potete salvarvi la vita

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Gino Coala
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Quanto accaduto a Melania Trump, la first lady americana improvvisamente sottoposta ad un intervento chirurgico ad un rene per quella che la Casa Bianca ha definito una patologia benigna, mette sotto i riflettori un organo del corpo troppo spesso trascurato, se non addirittura ignorato, e per il quale la prevenzione è quasi inesistente, ignorando che i reni sono l' unico filtro attraverso il quale vengono eliminate le sostanze tossiche, e senza il funzionamento del quale in pochi giorni si instaura un livello di tossicità incompatibile con la vita. Leggi anche: Prostata irritata, l'esperto: "I timori da sfatare", come prevenire i malanni Il 10% della popolazione italiana adulta è a rischio di malattia renale, ma di questi ben sei su dieci non ne sono consapevoli. Eppure per la prevenzione di primo livello è sufficiente un semplice controllo della pressione arteriosa e un esame delle urine, uno straordinario strumento per capire molte cose e che, a meno che non ci siano malattie in corso, basterebbe ripetere una volta in età pediatrica, uno in adolescenza e dopo i 50 anni una volta l' anno. L' urina infatti, è un registro preciso delle condizioni di salute dell' organismo ed è necessario che ognuno di noi ne controlli ogni tanto da solo il colore, la densità, la frequenza ed a volte anche l' odore, specialmente se nota delle variazioni inusuali o sospette in proposito. Il colore dell' urina in genere deve essere giallo chiaro o giallo paglierino, anche se le diverse sfumature di tonalità non sempre sono indice di patologie in atto, perché spesso dipendono dal carico di liquidi ingeriti, i quali se in quantità eccessiva provocano una produzione di urina diluita e quindi più chiara, mentre quando il colore giallo appare più scuro può voler dire che i reni stanno concentrando la diuresi per carenza di acqua bevuta. Se invece il colore mantiene un tono ambrato simile al marsala anche dopo diverse minzioni ed assunzione adeguata di liquidi, può essere indice di una malattia virale del fegato o di un' altra patologia epatica, mentre se la sfumatura assume una colorazione rossastra a lavatura di carne o decisamente rossa, se nelle 12 ore precedenti non abbiamo assunto frutti rossi come i mirtilli, o rape e barbabietole, può essere a causa di contaminazione da mestruazioni in atto nelle donne, oppure di sangue filtrato dai reni, dagli ureteri o dalla vescica che dovrebbe essere sempre assente e che compare invece nel corso di varie patologie. Quando il colore tende al verde o al blu molto probabilmente si tratta di una infezione delle vie urinarie o di mezzi di contrasto iniettati nel corso di esami radiologici, e se l' urina emessa appare schiumosa potrebbe indicare la presenza di un eccesso di proteine. FILTRO PERFETTO La densità dell' urina deve essere appunto liquida e trasparente, perché una pipì più concentrata e quindi più densa o più opaca, che mantiene questo stato nel tempo, può verificarsi a causa di una ridotta filtrazione renale con inizio di insufficienza della funzionalità dell' organo o appare torbida come in caso di infezioni delle vie urinarie. Per quanto riguarda la frequenza della minzione a volte alterazioni o eccessi sono fenomeni fisiologici, ma in alcuni casi sono segnali di disturbi più seri e si parla di pollachiuria se l' aumento della frequenza urinaria è associato alla emissione di scarsi volumi urinari (cistite infettiva), di poliuria (diabete e malattie metaboliche) se associato ad elevate quantità di liquido emesso, e di disuria quando la minzione risulta dolorosa, e con sensazione residua di non completo svuotamento vescicale. L' odore dell' urina di un soggetto sano e ben idratato è definito normalmente "sui generis" e privo di cattive fragranze, perché di norma è un liquido asettico, che contiene concentrazioni variabili di rifiuti in funzione della dieta, anche metaboliti volatili che si sprigionano nell' aria come nel caso di assunzione di asparagi, cavolfiori e aglio o di alcuni farmaci come gli antibiotici o la vitamina B6. Ma ci sono alcune patologie, come l' insufficienza epatica (odore ammoniacale), la chetoacidosi diabetica e la chetonuria da digiuno prolungato (odore acetonico dolce-fruttato), o alcune infezioni batteriche (odore simile a quello della birra), che imprimono all' urina una rosa di aromi olfattivi molto caratteristica dell' organo che causa la malattia. BILANCIO IDRICO In genere tanta acqua si beve e tanta urina viene eliminata, perché l' organismo è impegnato ogni giorno a mantenere corretto sia il bilancio idrico e salino che il volume plasmatico, stimolando o disattivando la sete, cioè il desiderio di bere, per aiutare i reni a concentrare o diluire le urine, recuperare e trattenere liquidi in caso di disidratazione o eliminare quelli in eccesso in caso di iper idratazione. Ognuno di noi espelle quotidianamente circa 2,3 litri di acqua, 1,3 sotto forma di urina, 500-800 millilitri con la traspirazione, la sudorazione e la respirazione, e circa 100 millilitri con le feci, ma in condizioni particolari, come durante la stagione calda, se si fa intensa attività fisica, o in caso di vomito, diarrea e febbre, tali volumi variano sensibilmente. Si parla di anuria (blocco renale) quando il volume giornaliero risulta inferiore ai 100 ml, di oliguria quando la quantità giornaliera scende sotto i 400-500 ml (insufficienza renale di vario grado), di poliuria quando la produzione quotidiana supera i 2,5 litri (diabete, ipertensione) e di nicturia quando si ha l' esigenza di alzarsi più volte di notte per urinare (ipertrofia prostatica, insufficienza cardiaca, cistiti o problemi vescicali), ma comunque la quantità anomala di produzione urinaria coincide con alterazioni che possono essere fisiologiche, benigne o legate a patologie. Con l' acqua in eccesso i reni eliminano gli scarti dal flusso sanguigno, e l' urina che ne risulta contiene soprattutto urea, sali inorganici, creatinina, ammoniaca, acidi organici, tossine, prodotti del catabolismo dell' emoglobina e del metabolismo di cibo, bevande, farmaci, droghe e contaminanti ambientali, oltre a mille altri metaboliti minori prodotti dalle cellule. TRACCE STRANE Il campanello d' allarme più comune è in genere la presenza di sangue e di proteine nelle urine, che devono essere assenti in condizione normali perché filtrate dai reni, oppure il numero eccessivo della conta dei batteri, ovvero di quella flora indice di una qualche infezione, e in tutti questi casi è importante rivolgersi al medico, perché l' urina è il prodotto terminale di quasi tutte le funzioni del corpo umano, cioè della digestione, dell' assorbimento ed utilizzo dei nutrienti, della regolazione della temperatura corporea,della pressione e della circolazione del sangue, e la sua funzione è appunto quella di aiutare i reni ad eliminare le scorie metaboliche ed a prevenire infiammazioni urinarie e formazioni di calcoli. Quando la pressione arteriosa si alza, per esempio, questa mette a rischio il cuore, il cervello ed anche i reni, che vengono forzati ad iperprodurre ed eliminare liquidi nel tentativo di abbassare i valori pressori, e se tale iperlavoro diventa quotidiano, ovvero quando la pressione non viene curata e mantenuta sotto controllo, il danno renale è lento ma inevitabile, e con il passare degli anni può divenire molto serio. Purtroppo non ci sono segnali precisi, come un dolore o un sintomo riconoscibile che possa aiutare a capire che serve intervenire precocemente, perché il rene in genere è un organo silente, e proprio per questo è importante diffondere la cultura della prevenzione delle malattie renali, per cui, quando vi sottoponete ad una ecografia addominale o pelvica, non dimenticare di chiedere anche un controllo di entrambi i reni, un semplice ed innocuo esame che da solo può descrivere la situazione di salute o meno dell' organo filtrante. Insomma, l' urina è il termometro della nostra salute ed è il mezzo migliore per purificare l' organismo, basta non farsi influenzare troppo dalle mode del momento e dalla crescente popolarità dei programmi sul benessere, che invitano alla polidipsia, ovvero ad aumentare l' assunzione di liquidi con successiva iperidratazione, diffondendo la concezione che bere diversi litri di acqua al giorno sia salutare, tolga la fame e faccia dimagrire, false credenze che aumentano il rischio di sviluppo di iponatriemia, la scomparsa del sodio dal sangue, un elettrolito fondamentale la cui assenza produce a volte gravi conseguenze, soprattutto cardiache, muscolari e neurologiche. Quindi serve anche razionalizzare la diffusa raccomandazione di bere spesso e molto, poiché nel nostro cervello esiste il centro neurologico della sete che non ha eguali nella precisione di regolamentazione conscia ed inconscia del bere la quantità adeguata di liquidi che sono necessari alla salute complessiva dell' organismo. Ai bambini servono circa cinque anni per imparare a gestire la minzione dell' urina, ad alcuni adulti il bisogno impellente di urinare capita nei momenti più inopportuni, agli anziani la pipì frequente causa qualche disagio diurno e notturno, ma vigilare sull' azione più naturale ed istintiva del nostro organismo può allontanare molte malattie renali, evitare un intervento chirurgico imprevisto, se non a volte addirittura salvare la vita. di Melania Rizzoli

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