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Soia, il report inquietante. Cosa ti mangi davvero: un terzo di quella in commercio...

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Cristina Agostini
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In Italia si consuma sempre più soia: la mangia uno su tre, almeno una volta a settimana, soprattutto chi segue un regime alimentare vegano o vegetariano. Ma i consumatore chiedono più trasparenze: uno su due, infatti, ritiene la tracciabilità molto importante, il 96% pensa che conoscere tutti i passaggi di una filiera sia una garanzia di qualità, l'80% cerca sempre questo tipo di informazioni sull'etichetta e tre su quattro affermano di non dare mai per scontata la sicurezza dei prodotti in commercio, sostiene Assosementi secondo quanto riporta ilfattoalimentare.it.  Un terzo della soia presente sul mercato è di origine sconosciuta. Quindi tra le sementi utilizzate ci potrebbero essere anche partite Ogm. E comunque in Italia è noto che una buona parte degli animali da allevamento viene già normalmente alimentata con soia geneticamente modificata importata. Leggi anche: Maxi-sequestro di carne, ritirati 450 chilogrammi: cosa vi mangiavate davvero, quale prodotto evitare Per quanto riguarda la soia, di cui l'Italia è il primo produttore europeo, il 91% degli intervistati ritiene che la tracciabilità debba partire dal seme e, anche se solo il 32% ha una buona conoscenza degli utilizzi negli allevamenti, il 91% pensa che si dovrebbe controllare di più tutta la filiera.  

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