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Alimento per alimento, ecco tutti i trucchetti (e i tempi) per conservare i prodotti aperti ed evitare rischi

Cristina Agostini
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Sulla conservazione delle derrate alimentari sono stati scritti veri e propri trattati. Tuttavia ci sono alcune regole poco conosciute che consentono di prolungare la vita dei cibi, soprattutto di quelli consumati soltanto in parte. Ne ho scritto tempo fa su Spesa Libera, ma dalle email che ricevo mi accorgo che sono soprattutto gli alimenti lavorati a mettere in difficoltà i consumatori. Ecco una breve guida aggiornata proprio sulle referenze più carenti di indicazioni. PANE - Personalmente non metto mai il pane in frigorifero e nemmeno lo surgelo: quello buono, artigianale, perde tutta la fragranza. Banditi anche i sacchetti di plastica. Il miccone dell' Oltrepò Pavese, che acquisto spesso, dura quasi sette giorni, conservato in un semplice sacchetto di carta da panettiere. SALUMI E INSACCATI - I salumi acquistati freschi al banco già affettati hanno un tempo di conservazione limitato: due o tre giorni al massimo. Durano un po' di più quelli in trancio: una settimana. Gli affettati in vaschetta vanno consumati entro 24 ore dall'apertura della confezione. RISO - Una volta aperta la confezione, il riso può essere infestato dagli insetti. Il metodo più sicuro per conservarlo è quello di riporlo in frigorifero in un contenitore di vetro a chiusura ermetica. Accertarsi che il contenitore sia perfettamente asciutto. CARNI - Escludendo il congelamento e la surgelazione, per conservare la carne vi sono alcuni trucchi. Intanto asciugatela con carta assorbente prima di riporla in frigo, nello scomparto più freddo, che di solito è quello più in basso sopra il cassetto dell' ortofrutta. È bene avvolgerla nella carta oleata per uso alimentare che si trova facilmente in commercio. La regola è una: consumare le carni macellate entro 12 ore dall' acquisto. La carta oleata ne prolunga l' integrità per otto ore. PESCE - Quello fresco dura al massimo due giorni. Per il pesce cotto il tempo di conservazione raddoppia, Comunque massima attenzione. LATTE FRESCO (E NON) - Il latte fresco, come quello microfiltrato oppure a lunga conservazione, una volta aperto dev'essere riposto in frigorifero e consumato entro 48 ore. FORMAGGI - Rappresentano uno degli alimenti di più difficile conservazione. Una temperatura eccessiva può scatenare fermentazioni pericolose, mentre il freddo eccessivo blocca la trasmissione di aromi e sapori. La regola che seguo è semplice: ripongo i formaggi stagionati nello scomparto del frigo dedicato a frutta e verdura, rigorosamente separati in contenitori a tenuta stagna. I freschi, invece, li sistemo appena sopra, nella parte del frigorifero dove la temperatura è fra 2 e 4 gradi. È buona regola servirli a tavola circa mezzora dopo averli riportati a temperatura ambiente. YOGURT - L' elevata acidità accresce la vita dello yogurt, rispetto al latte, una volta aperto. Personalmente lo consumo al massimo tre giorni dopo l' apertura della confezione. PASSATE E SUGHI - Una volta aperto il barattolo la loro vita residua è di 4 o 5 giorni. Può essere utile versare un sottile strato di olio d' oliva sulla superficie, ma non superare mai la settimana. Non consumare qualora compaiano muffe superficiali. FRUTTA E VERDURA - Ci sono alcuni accorgimenti per rallentare la maturazione della frutta, oltre a riporla nell' apposito scomparto del frigorifero. Per le banane, ad esempio, è sufficiente avvolgere il gambo con la pellicola trasparente. Attenti alle mele: maturando sprigionano l' etilene, un gas che accelera la maturazione della frutta nelle vicinanze. Per allungare la vita di carciofi e asparagi, invece, si può immergere il gambo in acqua, come se fossero dei fiori, mentre patate e cipolle vanno conservate in sacchetti di carta, al buio e rigorosamente separate. SOTTOLI E SOTTACETI - Aperto il barattolo vanno riposti al freddo. Attenzione: prima di richiudere il coperchio assicuratevi che l'olio o la salamoia li ricopra completamente. Il tempo residuo è di un mese. MARMELLATE - Quasi sempre sui barattoli è indicato il termine massimo di conservazione in frigorifero. La regola è semplice: se sono molto fluide mangiarle al massimo entro 2 o 3 giorni dall' apertura. Le marmellate dense, come quelle di agrumi, possono resistere anche un paio di settimane. di Attilio Barbieri

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