E' guerra aperta tra Cip e Ciop:
l'Europa sta con lo scoiattolo rosso
È caccia allo scoiattolo grigio per salvare quello rosso: il problema interessa vasti territori di tre regioni italiane - Lombardia, Piemonte e Liguria - ed è sotto la lente d'ingrandimento del Consiglio d'Europa. La salvaguardia dello scoiattolo rosso, eliminando quello grigio, detto anche 'americano', che si riproduce con grande facilità, è uno degli argomenti in discussione da oggi nella riunione della commissione permanente del Consiglio d'Europa, che ha il compito di monitorare come gli Stati firmatari applicano la Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa, conosciuta anche come Convenzione di Berna. La Convenzione, elaborata dal Consiglio d'Europa, è vincolante per gli Stati firmatari, ha lo scopo di assicurare la conservazione della flora e fauna e dei loro habitat. Oltre all'Italia, che ha ratificato la Convenzione di Berna nel 1982, il documento è stato ratificato da tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa, esclusi Russia e Monaco, oltre che da Tunisia, Marocco, Senegal e Burkina Faso. I Cip e Ciop grigi sono grandi, grossi,grigi e cattivi, arrivano da oltre Oceano e minacciano i fulvimingherlini, rubano loro le noccioline e le more, spogliano le corteccedei pioppi e portano le malattie. Extracomunitari belli e buoni. Laguerra baffuta sta diventando talmente cruenta, coi fulvi impegnati aresistere dentro stracci di bosco sempre più minuscoli, che ne è giuntanotizia pure fra gli umani. Piemonte, Liguria e Lombardia hannoapprontato piani di “eradicamento”, l'Unione Europea ha chiesto diabbattere senza sentimento e ha invocato la pulizia etnica, Svizzera eFrancia hanno preparato trappole anti-invasione pelosa e pregano chegli scoiattoli stranieri non varchino le Alpi. Insomma, il sottobosco èa carte quarantotto. La guerra degli scoiattoli è venutaalla luce di recente a Genova, perché un paio di consiglieri regionali del Pdl harivolto un'interpellanza al presidente, Claudio Burlando. La Liguria hainfatti preventivato in bilancio una spesa di 240 mila euro perinterventi “volti a contrastare la presenza dello scoiattolo grigio nelparco di Nervi, una importante minaccia”. Così si è saputo del cancaninternazionale intorno al grigio dentone e che Piemonte, Lombardia eLiguria hanno firmato un protocollo d'intesa con il ministerodell'Ambiente per coordinare interventi di eradicazione. E pure chel'Europa potrebbe chiederci il conto del flagello straniero, e farcipagare una multa per non essere riusciti a debellarlo in tempo. Laconvenzione di Berna e un paio di raccomandazioni di Strasburgo infattiparlano chiaro: vanno «eliminate le specie di vertebrati alloctoni cherappresentino una minaccia per la fauna indigena». E lo scoiattologrigio lo è: in gran Bretagna, dove è stato introdotto accidentalmentenel 1930 nel parco di Henbury, Cheshire, sono diventati due milioni emezzo. Lì la guerra sembra definitivamente persa visto che, alcontrario, lo scoiattolo rosso è passato da 5 milioni a 160 mila. Ilrosso perde perché è più piccolo e di gusti alimentari difficili.L'americano è di bocca buona, massiccio e sano. Vince il più forte,dice la legge della giungla. Il grigio invasore è arrivato inItalia nel secondo dopoguerra, insieme col chewing-gum, il be-bop eHumphrey Bogart. Colpa di un diplomatico italiano, l'ingegner CasimiroSimonis di Vallario, rimasto imbambolato davanti al musetto cucciolodel roditore americano. L'ingegnere ne volle a tutti i costi un paio dicoppie nel giardino di casa, il parco della villa di Candiolo, neipressi di Torino. Una coppia, appena liberata, fuggì per i boschi,l'altra rimase nel giardino di villa Simonis e si riprodusse. Gliesemplari rimasti a villa Simonis furono poi abbattuti a fucilate nel1977 per i danni arrecati alle piante da frutto. Da allora i grigi si sonomoltiplicati, e i rossi si sono fatti rari, tanto che nella lista dellaIucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), nel2006, tra le 16.119 specie a rischio di estinzione sorprendentementecompaiono anche loro, insieme con il ghiro e con molte specie dipipistrelli. Ora in Italia ci sono tre popolazioni di scoiattoli grigi:la più grande, 4000, nelle province di Torino e di Cuneo; una seconda,200, nella zona di Genova Nervi e una terza, la più pericolosa, che siè stabilita nel versante lombardo del Ticino, di cui non si conosce laconsistenza, ma che può espandersi non solo nel resto dell'Italia, maanche in Francia e Svizzera e da qui colonizzare il centro Europa. Non è la prima volta che in Italiasi scatena la caccia allo scoiattolo grigio: tra l'aprile e il giugno1997 nel Parco di Racconigi furono presi con gabbie-trappola e poisoppressi col gas. In due settimane vennero eliminati 188 individui(più del 50% della popolazione locale), tra cui quattro femmine inallattamento. Gli animalisti, Lav in testa, protestarono. Riuscirono afermare la strage ma non a vedere condannati per maltrattamento ifunzionari che avevano gasato gli americani. Oltre allo scoiattolo, sono 10.670le specie aliene, tra animali e vegetali, che hanno invaso l'Europa. Ildato è il risultato di un programma della Commissione Europea chiamatoDaisie (Delivering Alien Invasive Species Inventories for Europe). Nesono esempi la medusa Rhopilema nomadica, arrivata dall'Asia attraversoil canale di Suez, o il mollusco bivalve d'acqua dolce Dreissenapolymorpha, originario della Russia caspica che in Spagna ostacola lanavigazione sull'Ebro, il visone americano e la nutria del Sud America.Anche oggi gli animalisti in Lombardia e in Liguria si stanno passandola voce: le previsioni dicono che se non si interviene, alla fine delsecolo gli scoiattoli grigi in Italia saranno circa 11 milioni, più deicani e dei gatti, ma a loro le previsioni non toccano. Sterilizziamoli,dicono, al limite catturiamoli e poi liberiamoli in luoghi dove nonpossono far danni, magari proprio in America. Tenere a bada lepopolazioni straniere in Italia perché non prendano il sopravvento,soffocando le nostre, è necessario. Ma per respingere gli immigratialle frontiere c'è modo e modo. Si attende ora l'ultima puntata di Cipe Ciop, sperando che non finisca in una camera a gas.