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I 15 luoghi più inquinati del pianeta

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Nella lista nera delle località invivibili Chernobyl, Linfen e lo spazio

Eleonora Crisafulli
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L'inquinamento dilaga sulla Terra. Ma sono quindici le località invivibili a causa della tossicità di aria, acqua e suolo. A stilare la lista è il sito Mother nature network, che ha assegnato la “maglia nera” sulla base di diversi criteri: oltre all'inquinamento dell'aria, la presenza di scorie radioattive, la deforestazione e l'accumulo di rifiuti. Come era facile prevedere finisce tra le città in cui è sconsigliato trasferirsi l'ucraina Chernobyl, tristemente nota per il più grave disastro nucleare della storia (1986). Presente anche Linfen, che si trova nella regione dello Shanxi meridionale, la cosiddetta cintura carbonifera della Cina: la sua aria è considerata la più inquinata del mondo. Seguono l'isola di spazzatura galleggiante, creata della corrente “Vortice del Nord Pacifico”, la cui superficie è circa cinque volte più estesa di quella italiana, e le colline di Kabwe, in Zambia, formate dalle scorie prodotte da miniere di piombo e cadmio, e dove i bambini respirano un'aria contaminata 10 volte di più del massimo consentito dal limite di sopravvivenza. Rientrano nella lista nera anche città del Brasile, del Perù e di Haiti, e, come previsto, lo Spazio, inquinato da un'enorme quantità di rottami di satelliti. Per gli esperti si tratta di un'emergenza planetaria, dal momento che in decine di migliaia di persono vivono già in quelle zone, in condizioni di sicurezza precarie. Basti pensare che solo a Chernobyl abitano ancora 14mila persone, malgrado l'altissimo livello di radioattività.

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