Cerca
Logo
Cerca
+

Batteri e farmaci-killer, "10 milioni di morti": lo studio-choc

  • a
  • a
  • a

L’abuso di antibiotici nel mondo ha reso i batteri più resistenti e micidiali: lo spiega un libro-inchiesta scritto da due giornalisti di Report, trasmissione di Rai 3. Si tratta di una vera e propria emergenza sanitaria, poco nota e forse anche sottovalutata dalle autorità mondiali. A mettere l'accento su questa emergenza era già stato uno studio multidisciplinare commissionato dal governo britannico nel 2016, noto come Rapporto O’Neill, dal nome del firmatario, Lord Jim O’Neill.

 

 

 

Nel Rapporto si sottolineava come l’abuso di antibiotici nel mondo, già allora, stava provocando una resistenza sempre più forte dei batteri alle terapie. Si tratta, insomma, di una resistenza da non trascurare anche perché questo avrebbe reso i batteri capaci di infettare e uccidere milioni di esseri umani. O’Neill - come si legge su Italia Oggi - prevedeva che, senza una adeguata politica di contrasto, l’antibiotico-resistenza avrebbe potuto provocare dieci milioni di morti nel 2050 a livello mondiale. Per comprendere meglio l'entità del problema, basti pensare che si tratta di un numero di vittime per anno superiore a quelle del Covid-19. 

 

 

 

All'epoca quei dati furono ritenuti addirittura eccessivi. "Francamente mi viene da ridere se qualcuno pensa che abbiamo esagerato - ha detto Lord O’Neill, sentito dai giornalisti Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini, autori del libro "La grande inchiesta di Report sugli antibiotici. Perché non funzionano più" -. Il numero di persone che stanno già morendo è due volte superiore a quello da noi ipotizzato nel 2016, ovvero 1,7 milioni contro 700mila". Il fenomeno si sarebbe aggravato per varie cause: "Inquinamento dei fiumi con i residui di produzione dei principi attivi antibatterici; prescrizioni eccessive di antibiotici da parte dei medici di base; errori compiuti durante la pandemia all’interno degli ospedali, diventati covi di batteri e di infezioni".

 

 

 

Dai blog