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Covid, impennata di Pirola in Italia: l'allarme, così la variante rovina il sonno

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In Italia torna a farsi sentire il Covid: la variante Eris è tutt'oggi dominante, ma la variante Pirola risulta in rapida crescita. Secondo le ultime stime, Eris è stimata al 52,1% dei contagi, mentre Pirola è rapidamente salita dal 10,8% rispetto al precedente 1,3%, almeno stando all'ultima flash survey sulla circolazione delle varianti del coronavirus che circolano nel nostro Paese e curata dall'Istituto superiore di sanità.

E come tutte le varianti, anche Pirola ha le sue caratteristiche. Per quel che riguarda i sintomi, uno dei principali è il naso che cola, secondo uno studio su Lancet si tratta del secondo sintomo più comune. Insomma, la variante è molto simile a un raffreddore, almeno sotto questo aspetto. 

 

Altro sintomo è il mal di testa, ma possono manifestarsi anche nausea o vomito. E ancora la stanchezza, un semplice affaticamento o anche determinato dalla mancanza di sonno, altro sintomo-chiave spesso associato all'ultima variante. Nel dettaglio, si tratta di un disturbo del sonno che lo rende "non ristoratore": i contagiati si svegliavano esausti, come se non avessero riposato o non avessero dormito affatto.

 

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