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Dengue, l'avvertimento di Burioni: "Casi in Italia? Qual è il rischio"

 Roberto Burioni

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"L'unico modo per stare tranquilli è non avere zanzare tigre": Roberto Burioni lo ha scritto sulla piattaforma X a proposito della febbre Dengue, ormai una vera e propria emergenza soprattutto in America Latina. Diversa la situazione nel nostro Paese. "Finora, per fortuna, tutti i casi di Dengue avvenuti in Italia (117 da inizio 2024) sono importati. Ma ognuno di questi casi presenta un rischio: potrebbe essere punto da una zanzara tigre che potrebbe trasmettere poi per tutta la sua vita l'infezione ad altri individui", ha spiegato il professore di microbiologia e virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Secondo l'esperto, insomma, l'unica via per scongiurare focolai autoctoni di Dengue passa dalla neutralizzazione degli insetti che possono veicolare il contagio. "Quando un caso viene diagnosticato - ha proseguito Burioni - tempestivamente vengono messe in atto delle disinfestazioni. Questo è giustissimo, ma potrebbe non essere sufficiente. Il 50% dei pazienti infettivi è asintomatico, per cui l'unico modo per stare tranquilli è non avere zanzare tigre". Infine, il virologo ha voluto fare una precisazione: "Ribadisco che non esiste trasmissione da uomo a uomo, per cui questa malattia non si batte con il vaccino, ma combattendo le zanzare. Abbiamo eradicato la malaria in 4 anni nel 1946, eliminare il rischio Dengue nel 2024 è una scelta".

 

 

 

 

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